Dopo l’acqua alta, Chioggia è un tappeto di rifiuti. «Ora pulizia extra»

Il sindaco Casson chiama Veritas, sporche pure le spiagge. Commissariato allagato, l’Ugl: «È urgente una nuova sede»

CHIOGGIA. E ora i rifiuti. Tra i mille strascichi del maltempo di venerdì, quello dei rifiuti è uno dei più pesanti, anche economicamente. Al primo sguardo, colpisce la quantità di immondizia rimasta sulle strade. L’acqua alta ha riempito e rovesciato cassonetti e cestini, portandosi via i rifiuti che ora si sono depositati in ogni angolo. Servirà sicuramente un intervento di pulizia straordinaria che, dice il sindaco Giuseppe Casson, «Credo sia già compreso nel contratto di servizio con Veritas ma, in ogni caso, lo pretenderò: a un evento eccezionale si risponde con misure eccezionali, anche di ripulitura».

Chioggia, acqua alta record

Il problema più grosso sono i rifiuti accumulati in spiaggia dalla mareggiata: tonnellate e tonnellate di legno, plastica, lattine e molto altro: un danno che Sottomarina e Chioggia non possono più sopportare. «Sostengo da tempo che i miei concittadini non possono pagare lo smaltimento dei rifiuti provenienti da tutto il bacino fluviale veneto e oltre», spiega Casson, «Paghiamo oltre un milione di euro l’anno, 60 euro a bolletta per smaltire quello che il mare ci butta sulle spiagge. Se la Regione applicasse il principio del “federalismo dei rifiuti”, come l’ho definito, con 50 centesimi a testa, per ogni cittadino veneto il problema sarebbe risolto». Nell’attesa, oggi si tenta il pieno ritorno alla normalità con i servizi pubblici e le scuole funzionanti, compresa la Marchetti che era stata allagata dalla rottura di una tubazione e si tenterà di riprendere anche i festeggiamenti del Carnevale.

Acqua alta a 115 cm dopo i 144 di venerdì a Chioggia e i 124 a Venezia
Carri e venditori abusivi di stivali nell'acqua alta

Tra i luoghi pubblici danneggiati c’è anche il commissariato per il quale l’Ugl-Polizia di Stato torna a chiedere una nuova sede. «Il commissariato di Corso del Popolo, nell’arco di tre giorni, è rimasto bloccato e inaccessibile per molte ore a causa dell’alta marea e del maltempo», stigmatizza in una nota il segretario regionale Mauro Armelao, «È ora e tempo di trovare una nuova sede. I poliziotti non meritano, vista l’opera che svolgono quotidianamente, di rimanere in un edificio fatiscente e così poco funzionale al loro lavoro». Sottolinea l’Ugl che «mentre a Jesolo si sta costruendo una nuova sede, a Portogruaro è stato ristrutturato un edificio per ospitare il commissariato, a Chioggia sembra mancare la volontà politica». Se ne parla dal 1998, ma senza risultato.

«Ora», aggiunge Armelao, «c’è la possibilità concreta dell’ex cittadella della giustizia, di proprietà comunale, che risolverebbe gran parte dei problemi della polizia. Ci appelliamo al sindaco, alla giunta e a tutto il consiglio comunale: se è deciso che il tribunale non tornerà a Chioggia, si trasferisca la polizia in quella struttura».

Chioggia, neanche l'acqua alta ferma il postino

 

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