Dopo la festa, controlli nel campo dei sinti

Gli agenti del commissariato hanno identificato varie persone e visionato i documenti delle loro auto
campo sinti natale campo sinti natale
campo sinti natale campo sinti natale

Controlli della polizia nel villaggio sinti di via Vallenari. Agenti del commissariato di Mestre e del Reparto prevenzione crimine di Padova hanno fatto nun controllo per verificare le persone all’interno del villaggio anche a seguito delle numerose lamentele che ultimamente arrivano dagli abitanti della zona. Soprattutto dopo che nel fine settimana scorso per festeggiare un anniversario di uno di loro per ore hanno fatto baldoria sparando fino alle tre di notte razzi pirotecnici. Un baccano infernale che ha tenuto svegli, per ore, gli abitanti della zona.

La “visita” dei poliziotti è servita anche per controllare se all’interno del villaggio vi fossero pure anche persone che non avevano titolo per restare. Negli ultimi mesi le forze dell’ordine hanno raccolto segnalazioni della presenza di persone non residenti e con precedenti. Ai presenti è stato spiegato poi che devono comportarsi in maniera civile e che non sarà più tollerato il baillame come quello di sabato notte. Sempre gli agenti del commissariato di Mestre hanno iniziato a controllare anche altri campi nomadi a caccia di ricercati segnalati in città.

Già da settimane il commissariato di Mestre ha iniziato a compiere verifiche sulle persone che vi abitano all'in terno. Infatti prima di tutto la polizia vuole evitare che il campo sia frequentato da persone che non hanno titolo per entrare. E in particolare che diventi rifugio di persone pregiudicate provenienti da altre parti del Nordest. Alcuni anni fa c'erano state forti tensioni finite anche con sparatorie e aggressioni varie per la diatriba nata tra una famiglia di ospiti e altri sinti residenti in Friuli Venezia Giulia e nel trevigiano. Carabinieri e polizia erano intervenuti diverse volte per riportare la calma. Qualche mese dopo i carabinieri avevano arrestato un’intera famiglia di sinti residente nel campo, Ai vari appartenenti sono stati contestati numerosi furti e truffe commessi in mezza Italia. Dopo gli arresti la famiglia non è più tornata nel villaggio di Mestre e si è trasferita in Friuli Venezia Giulia.

Per qualche anno la situazione era ritornata a una normalità accettabile. Nelle ultime settimane la situazione è tornata a riaccendersi e il comportamento degli ospiti è ritenuto dai vicini poco rispettoso del vivere civile: rumori, feste, auto che escono a gran velocità e grida. La gente si lamenta e si sfoga sui social. Pochi, purtroppo, chiamano le forze di polizia anche per paura di ritorsioni. Ora l'impegno della polizia.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia