Dopo il tuffo dal Ponte di Rialto è ancora in Rianimazione

Resta ricoverato e sedato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile del centro storico il marinaio neozelandese protagonista del rovinoso tuffo dal ponte di Rialto. I medici non hanno ancora sciolta la prognosi ma il trascorrere delle ore e il fatto che le sue condizioni non siano peggiorate fanno ben sperare per il suo recupero, per il quale comunque ci vorrà molto tempo. Come si ricorderà una settimana fa il marinaio si era gettato dal Ponte di Rialto con l’obiettivo di fare un tuffo nel Canal Grande, finendo invece sopra un taxi. Il marinaio di 50 anni, domiciliato a Saint Tropez e di origine neozelandese, non aveva mai perso conoscenza, e aveva raggiunto da solo la riva, dove poi era stato soccorso sugli scalini del Ponte di Rialto. Sabato scorso il tassista Lucio Rossetto era andato in Ospedale Civile, preoccupato della sorte del marinaio. Nei confronti dell’uomo la Polizia municipale ha aperto un fascicolo per attentato alla sicurezza dei trasporti. Dopo essersi assicurato che era fuori pericolo, Rossetto si è preso un paio di giorni di ferie per riprendersi dal brutto episodio. «Non abbiamo nessuna intenzione di fargli causa», aveva detto l’altro giorno detto Luigi Garizzo, presidente della Cooperativa Serenissima, aggiungendo: «Capiamo che è stato un incidente e siamo contenti che nessuno dei due abbia perso la vita. Lucio poteva rimanerci, ma anche il signore che si è tuffato ha rischiato grosso».
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