Dopo il parroco è “scomparsa” anche la donna misteriosa
SPINEA. Un solo parroco per Spinea. Sarà quasi certamente don Marcello Miele, parroco a Santa Bertilla e Crea, ad amministrare la parrocchia di San Vito e Modesto, dopo l’addio di don Flavio Gobbo. Intanto però a Spinea continua a tener banco la vicenda dell’ammanco e della donna misteriosa che il parroco avrebbe aiutato, dando a lei e ad altri bisognosi gran parte del denaro della parrocchia. La donna, sulla quarantina, ha lasciato anche lei Spinea, da circa un paio di mesi, anche se qualcuno afferma di averla vista di tanto in tanto ritornare in città. Fino alla scorsa estate viveva in un appartamento proprio dietro la chiesa, in via Tintoretto, che avrebbe affittato grazie anche agli aiuti di don Flavio. Qualche problema lei lo aveva davvero, ma molti avevano consigliato al don di non concentrarsi solo sulla carità “a pioggia”, organizzando meglio gli investimenti a favore dei bisognosi. Solo dopo che l’ammanco era diventato una voragine e le lamentele avevano preso il sopravvento, arrivando fino alla Curia, don Flavio avrebbe deciso, in accordo col vescovo, di farsi da parte. Forse tornerà al servizio in una parrocchia passato questo momento, difficile però vederlo di nuovo a Spinea.
L’incarico al nuovo amministratore pastorale di San Vito e Modesto dovrebbe essere ufficializzato questa sera durante il consiglio pastorale parrocchiale, nel quale interverrà il vicario generale della diocesi di Treviso, monsignor Adriano Cevolotto. L’indiscrezione su don Marcello Miele ha iniziato a girare ieri in alcuni ambienti vicini alla parrocchia: quella della Curia, coinvolta anch’essa dalla turbolenta vicenda, è la decisione forse più ovvia e naturale per provare a superare subito le difficoltà di questi giorni. Don Marcello infatti conosce già la realtà di Spinea e la collaborazione pastorale in atto tra le due parrocchie cittadine, di cui è anche il coordinatore.
A don Marcello, che a Santa Bertilla è ben visto sia dal punto di vista della gestione, che da quello della spiritualità, spetterà il difficile compito di placare gli animi a San Vito e Modesto, rimettendo ordine ai conti e cercando di riallacciare i rapporti con la comunità che inevitabilmente esce scossa da questi giorni di voci e qualche maldicenza. Un compito anche gravoso, visto che dovrà accollarsi la guida di una comunità popolosa come quella di Spinea centro, che comprende anche Fornase e il Graspo de Ua, amministrando già Orgnano e Crea. In pratica un solo parroco per l’intera città. Sarà aiutato dal giovane cappellano di San Vito e Modesto, don Paolo Slompo, che in questi giorni ha retto da solo le sorti della parrocchia e anche la Diocesi ha assicurato massimo supporto alla comunità in questo delicato passaggio.
Filippo De Gaspari
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