«Dopo dodici anni si deve riaprire il casello dell’A4 di Roncoduro»
MIRA
I sindaci della Riviera sono categorici: il casello autostradale sulla A4 deve essere riportato al più presto a Roncoduro, dove si trovava un tempo. I danni all’economia del comprensorio a causa della chiusura che ormai continua da 12 anni sono pesanti. Sofrono in particolare le aree industriali ed artigianali di Mira, Dolo, Fiesso, Stra e Fossò. I centri risentono di forti flussi di traffico.
Il casello attuale si trova a Marano-Vetrego ed è considerato troppo fuori zona. Come Riviera del Brenta», sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci Marco Dori, «abbiamo chiesto più volte la riapertura del vecchio casello a servizio della Riviera, baricentrico, utile ai cittadini e alle imprese. Ogni volta che la Conferenza ha posto alcuni obiettivi da raggiungere, penso al Piano Strategico o ad altri contributi, questo punto c’era sempre. Non è più rinviabile. I sindaci vedono che altrove, in Regione, si aprono nuovi caselli, che la Pedemontana va avanti, ma di questa opera che riguarda il nostro territorio non ci sono mai tempi certi. Sono passati 12 anni da quando si era detto che veniva riaperto (era stato chiuso in occasione della realizzazione del Passante, ndr). Anche le imprese hanno subìto un danno, perdendo competitività, mentre i centri urbani ne hanno risentito ancor di più, vedendo un aumento del traffico».
E arrivano anche i dati legati a questa mancata decisione. «Le nuove centraline installate a Mira», dice Dori, «capaci di leggere e calcolare i flussi di traffico che ammontano a circa 25mila passaggi giornalieri, mostrano come le auto che transitano per il nostro centro spesso vengano da via Miranese o da Oriago, ma siano dirette al di fuori del perimetro mirese. Segnale quindi di puro traffico di attraversamento. La riapertura del casello permetterebbe a chi abita a Dolo, Fiesso, Stra, Fossò e in altri centri di evitare lunghi tratti di Brentana. Lo stesso si direbbe prestando fede ai vecchi accordi del Passante, eliminando di fatto le barriere e i caselli e rendendo tutta l’autostrada una grande tangenziale fino a Padova».
Sulla stessa linea il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto: «L’innesto autostradale per la Riviera del Brenta è una necessità non solo economica, ma anche sociale. Quasi un anno fa, la vicepresidente della Regione Elisa De Berti si era espressa annunciando novità nell’ambito della viabilità autostradale sul nostro territorio. Nulla si è poi saputo». —
Alessandro Abbadir
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