«Dopo 40 anni ho ceduto ai cinesi»

Sottomarina. La storia del titolare del negozio di vestiti “Carion”: Nessun giovane vuole rischiare
Di Elisabetta B. Anzoletti

SOTTOMARINA. Chiude dopo 40 anni e passa il testimone ai cinesi. Una carriera di grandi soddisfazioni che si è chiusa a inizio stagione con una nota di amarezza per non aver trovato nessun giovane del posto disposto a rischiare rilevando un’attività di abbigliamento ben avviata.

È la storia di Adrio Carion, 65 anni, residente a Pozzonovo, ma chioggiotto d’adozione, che dopo una vita nel negozio di viale Mediterraneo che porta il suo nome, ha dovuto cedere il passo, affittando ad una famiglia di cinesi. «Dopo la scorsa stagione», racconta l’ex titolare, «ho deciso di cedere l’attività, sia per l’età, sia perché il negozio meritava un rinnovamento negli arredi e soprattutto un cambio generazionale che fino alla fine speravo avvenisse con i miei figli. Qui ho avviato il negozio 40 anni fa, ho creduto in Sottomarina avviando un’attività che mi ha dato grandi soddisfazioni. In tanti anni la concorrenza non mi ha mai intimorito, anzi mi ha stimolato a fare sempre meglio, cercando prodotti di qualità al giusto prezzo. La clientela mi ha ripagato, ma il commercio negli ultimi anni è cambiato». La concorrenza dei centri commerciali nei dintorni e a pochi metri quella dei commercianti, spesso abusivi, in spiaggia che vendono costumi e vestiti a pochi euro, il rincaro delle tasse (Imu, rifiuti) e le spese per la corrente e la vigilanza serale. «Ho costruito questa attività assieme a mia moglie Annamaria», racconta Carion, «compagna di lavoro instancabile e speravamo di passare tutto ai nostri tre figli, ma ciascuno di loro ha scelto carriere diverse. Così quando ho deciso di chiudere mi sono guardato intorno, ma non ho trovato nessuno a Chioggia e dintorni disposto a mettersi in gioco, a tentare la sfida dell’imprenditoria. L’unica a contattarmi con intenzioni serie è stata una coppia di cinesi, molto motivata e con tanta energia. Alla fine ho affittato il negozio e l’appartamento confinante a loro. Gli ho concesso anche di mantenere il nome, anche se so che non sarà più la stessa cosa, con me è finita una filosofia di commercio. Da me i clienti entravano, venivano seguiti, con molti si stringeva amicizia. Negli anni ho dato lavoro a moltissime ragazze della città, anche sei in una sola stagione, tutte brave. Ora chi entra deve servirsi da solo, non troverà una commessa pronta a dare consigli. Chi entra si guarderà intorno e poi andrà alla cassa a pagare. Solo una ragazza della famiglia cinese parla un po’ di italiano, gli altri zero».

Pochi mesi fa il signor Carion ha ricevuto dall’Ascom l’onorificenza come maestro del lavoro per aver operato nel settore commerciale per più di 50 anni. Attualmente continua ad occuparsi, come collaboratore, di import-export nella zona di Monselice, dove è molto conosciuto. «Sottomarina rimane comunque nel mio cuore», ammette, «periodicamente torno a fare un giro e passo nel negozio per vedere come vanno le cose».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia