Dopo 20 anni arriva finalmente la prima Volante per la laguna
di Carlo Mion
Presentata al Prefetto la nuova volante lagunare realizzata appositamente per la polizia veneziana. Una presentazione che rappresenta la fine di una vicenda contorta iniziata a metà degli anni Novanta del secolo scorso e che ha visto una prima fornitura di imbarcazioni realizzate finire alla polizia libica in quanto non adeguate al servizio in laguna. Ieri a presentarla alla dottoressa Luciana Lamorgese e ai vertici delle altre forze dell’ordine è stato il Questore Fulvio Della Rocca. Si tratta della prima di 23 imbarcazioni che in un anno sostituiranno completamente la flottiglia di barche usate dalla Questura. La nuova imbarcazione, già in servizio da qualche giorno tra i canali del centro storico, è stata realizzata proprio in funzione delle esigenze operative del servizio di volante e di soccorso pubblico in laguna. Proprio per questo è un modello unico nel suo genere. La nuova imbarcazione è stata costruita nei cantieri Vizzianello di Casale Sul Sile. E’ stata realizzata seguendo i consigli e le indicazioni fornite dai poliziotti che ogni giorno sono in servizio di pronto intervento nel centro storico. E’ un’imbarcazione versatile, che può ospitare fino a 6 persone, mentre lo scafo è abilitato alla navigazione marittima entro le 6 miglia dalla costa. Contemporaneamente è manovrabile con estrema facilità anche tra i canali lagunari. Al progetto e alla realizzazione ha collaborato anche la Marina Militare Italiana per poterla certificare anche rispetto ai severi parametri militari. E’ lunga sette metri e settanta, larga due metri e mezzo e pesa ventotto quintali.
E’ munita di tutti i sistemi moderni per quanto riguarda la navigazione elettronica e la sicurezza do chi è a bordo. Molti dei comandi di controllo sono touch screen. Ha ottenuto la più alta qualificazione internazionale quale “Fast Patrol Vassell” (ovvero il riconoscimento quale natante con la migliore resa in termini di ottimizzazione dei paramentri di navigazione) e ha ricevuto l’ambita “Croce di Malta” sia per lo scafo che per il motore di potenza pari a 280 cavalli.
Per un altro mese l’imbarcazione è in prova. Infatti al termine di questo periodo sarà presentata l’ultima relazione con le annotazioni fatte dai poliziotti che la usano quotidianamente, per eventuali correzioni. Altre tre barche arriveranno entro marzo. Complessivamente le 23 imbarcazioni (17 volanti, 4 taxi e 2 lancioni), costeranno al ministero dell’Interno quasi tre milioni di euro. Soldi intascati dalla vendita di altrettante barche, realizzate per la polizia ma non utilizzabili a Venezia, alla Libia. Soldi che sono arrivati all’allora regime di Gheddafi dall’Unione Europea che in questo modo ha contribuito a fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina verso le coste italiane.
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