Dopo 15 anni di servizio l’inceneritore di Fusina va in pensione
MARGHERA - L'inceneritore di Fusina va in pensione: dopo 15 anni di servizio, l'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, deliberato dalla Regione Veneto agli inizi degli anni Novanta ed entrato in funzione nel 1998, si avvia alla chiusura definitiva. Per festeggiare l'evento, l'amministrazione comunale e Veritas, invitano tutta la cittadinanza ad una giornata di festa, in programma sabato 7 dicembre. L'iniziativa è stata presentata questa mattina al Municipio di Mestre dall’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, dal direttore generale di Veritas, Andrea Razzini e dall’amministratore delegato di Ecoprogetto, Adriano Tolomei.
«La chiusura dell'inceneritore» ha spiegato Bettin «è il frutto di una forte volontà di questa Amministrazione, di una strategia che ha permesso, nel tempo, di compiere i passi necessari per rendere di fatto inutile l'impianto. In particolare, l'aumento della produzione di Cdr, combustibile derivato dai rifiuti, che ha in gran parte sostituito il carbone utilizzato dalla centrale Enel di Fusina e lo straordinaria crescita della raccolta differenziata, sono stati i due fattori che hanno contribuito maggiormente a raggiungere l'obiettivo».
La percentuale dei rifiuti differenziati è cresciuta soprattutto dove vengono utilizzati i cassonetti a calotta, un sistema che – come ha ricordato l'assessore – punta molto sulla responsabilizzazione e sulla libertà degli utenti. Nel territorio della Municipalità di Chirignago Zelarino, la prima in cui è stato introdotto il sistema a calotta, la percentuale di raccolta differenziata nel 2013 sfiora il 73%, seguita da Favaro Veneto con il 60,61%, Marghera con il 57,92% e Mestre Carpenedo, che ha superato il 45%. «L'obiettivo» ha concluso Bettin «è quello di arrivare ad una percentuale del 70 % sia in Terraferma che al Lido. Per Venezia il discorso è molto più complesso, visto che sulla quota di differenziata, la cui raccolta è ora estesa a tutta la settimana, grava comunque l'enorme quantità di rifiuti, in gran parte non conferiti correttamente, prodotti dalla massa di turisti che ogni anno visitano la città».
«Nel territorio servito da Veritas» ha sottolineato Razzini «la raccolta differenziata dei rifiuti è arrivata al 58% e la filiera del riciclo è tracciata, a garanzia del reale riutilizzo dei rifiuti e della loro ri-trasformazione in materia prima. Solo una minima parte dei rifiuti, meno del 5%, finisce in discarica, contro una media nazionale che si attesta intorno al 50%». La chiusura dell'impianto di Fusina – ha concluso Tolomei - eviterà l’emissione nell’atmosfera di quasi 60mila tonnellate di CO2 all’anno. Le procedure necessarie per la dismissione, che richiederanno alcune settimane, inizieranno a gennaio. Tutti i 22 dipendenti attualmente impiegati saranno ricollocati in altre aziende.
L'appuntamento è dunque per sabato 7 dicembre, in via della Geologia 31 a Fusina, dalle ore 10 alle 16: sono previste visite guidate all'inceneritore, una all'ora dalle 10 alle 14, laboratori per bambini e distribuzione di caldarroste.
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