"Don't Waste Venice", domenica tocca a Dorsoduro

Prosegue la campagna di monitoraggio e raccolta dei rifiuti di Legambiente: i primi dati sono preoccupanti. 804 i rifiuti galleggianti nei 18 chilometri percorsi – tra l’area dell’Isola della Certosa (251) e Castello (553) -  prevalentemente di plastica (ben l’87%, di cui il 25% rappresentato da mozziconi di sigarette).

VENEZIA. Domenica 14 agosto terzo appuntamento con la giornata di monitoraggio e raccolta dei rifiuti galleggianti nella città di Venezia, promossa da Legambiente. Tutti possono partecipare al monitoraggio, via barca e via terra, che domenica riguarderà il sestiere di Dorsoduro.
Ritrovo alle 16 al Campo dei Carmini; aperitivo finale alle 19 all'Adriatico Bar di Dorsoduro 3771.

Foto dalla pagina Facebook di Legambiente Venezia
Foto dalla pagina Facebook di Legambiente Venezia

Dopo l'efficace esperienza del 2015, la campagna Don't Waste Venice è tornata anche nel 2016. Una campagna, quella di Legambiente ed Ispra per ripetere il monitoraggio dei rifiuti nei canali di Venezia con l'idea di ricercare più informazioni sulla tipologia e origine dei rifiuti galleggianti (marine litter) alternando azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento di cittadini e turisti per stimolare alla prevenzione e riduzione dei rifiuti.

I primi dati (registrati nella giornata del 10 agosto) confermano la situazione di forte criticità già riscontrata lo scorso anno a Venezia: 804 i rifiuti galleggianti nei 18 chilometri percorsi – tra l’area dell’Isola della Certosa (251) e Castello (553) -  prevalentemente di plastica (ben l’87%, di cui il 25% rappresentato da mozziconi di sigarette). Per quanto riguarda la tipologia di rifiuto, molto diffusi sono i frammenti di plastica e polistirolo (23%) e in percentuali più piccole contenitori di liquidi (bottiglie, tetrapak ecc.) e parti di imballaggi. I monitoraggi sono stati svolti dai volontari di Legambiente provenienti da tutto il mondo che stanno prendendo parte ai campi di volontariato estivi dell’associazione, ospitati questi giorni presso l'Isola della Certosa, grazie alla decennale collaborazione con il Polo Nautico Vento di Venezia.

“Il marine litter è un problema troppo spesso sottovalutato per una città come Venezia il cui rapporto con l’acqua è emblematico – spiega Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto – e dove la grande affluenza turistica e le difficoltà logistiche di fronte alle quali si trovano la municipalità e i cittadini nel gestire i rifiuti urbani rende tutto più complesso. Proprio per questo la campagna Don’t Waste Venice si pone come obiettivo non solo quello di monitorare i rifiuti galleggianti nei canali, ma di coinvolgere cittadini e turisti nella loro riduzione tramite alcune semplici buone pratiche, promuovendo comportamenti rispettosi e attenti allo stato di salute delle acque interne alla città e quelle lagunari. È ovviamente necessario che anche l’amministrazione comunale affronti finalmente la gestione e la raccolta dei rifiuti con formule innovative, al passo con i tempi e delle richieste che arrivano dalla popolazione. Proprio in quest’ottica, a ottobre verranno presentati, in collaborazione con l'amministrazione comunale, e Veritas i dati definitivi del monitoraggio, con lo scopo di elaborare un piano strategico che porti soluzioni concrete che vedano tutti coinvolti nel processo di salvaguardia di una ciità patrimonio mondiale dell'Unesco”.

 

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