Donne in fuga dal Pd Vianello e Compini out
CHIOGGIA. Donne in fuga dal Pd. In 24 ore se ne sono andate da calle Padovani Silvia Vianello, segreteria di zona di Chioggia, Cavarzere e Cona nonchè ex assessore, e il consigliere comunale Romina Tiozzo Compini.
Se nel secondo caso è l’epilogo di un divorzio annunciato, iniziato un anno fa quando la Tiozzo non si schierò compatta col Pd nel fare la guerra al sindaco Giuseppe Casson, nel primo caso si tratta invece di un vero colpo di scena. Silvia Vianello è un volto storico del Pd, in prima linea in tutte le battaglie dei democratici, con ruoli importanti nel partito. La sua fuoriuscita è stata annunciata con poche battute sul suo profilo facebook. «Voglio ringraziare tutti quelli che in questi anni mi hanno dato fiducia», scrive Vianello, «condividendo momenti importanti e a volte difficili della mia vita politica. La mia esperienza di servizio al Pd penso si concluda qui, fiera dei risultati ottenuti da politica e da amministratrice e consapevole, da cittadina che la vive e la ama, che Chioggia meriti molto di più».
Vianello non vuole motivare la decisione con la scelta del partito di candidare a sindaco Barbara Penzo, ma il fatto che la Vianello si fosse proposta e che l’uscita arrivi tre giorni dopo l’assemblea del partito fa ipotizzare che un nesso ci sia.
Parole molto più dure da parte della Tiozzo che se va sbattendo sonoramente il portone di calle Padovani. «Il Pd di Chioggia non vuole rinnovarsi», spiega, «nonostante sbandieri con fierezza che a decidere sono i cittadini con le primarie, a Chioggia ancora una volta ci si chiude in calle Padovani e si decide a tavolino. Scelta che dimostra la debolezza del Pd locale che purtroppo in questi anni ha perso il senso della realtà e terreno su tutti i fronti. Il partito soffre di una patologia molto grave le cui conseguenze porteranno a un’inevitabile perdita di consenso elettorale. Il partito non è stato capace di costruire nessuna alleanza, si è isolato in calle Padovani e non ha puntato su candidati propri che pure volevano mettersi in gioco (gli ex assessori Silvia Vianello e Maurizio Salvagno ndr), facendo allontanare molti militanti».
Dalla segreteria un commento laconico. «Ci dispiace che Silvia abbia deciso di uscire», spiega il segretario del Pd, Federico Resler, «aveva acconsentito a fare un passo indietro per aprire una fase di cambiamento evitando le primarie che pure erano state prospettate. La Tiozzo non faceva più formalmente parte dal Pd da quando ha deciso di sostenere Casson, già nel 2015 non aveva rinnovato la tessera. Adesso dobbiamo pensare a Barbara Penzo, a sostenerla e a portarla alla vittoria».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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