Donna suicida, si cerca il nome
PORTOGRUARO. Nessun parente, nessun amico si è fatto vivo, alla Polfer di Portogruaro, per la donna dell'apparente età di 35 anni, che ha deciso domenica pomeriggio di porre fine in modo tragico alla sua esistenza, lasciandosi travolgere dal treno interregionale 2220 Trieste-Portogruaro. Si fa ancora più fitto il mistero su chi sia questa persona, che non si è potuta identificare a seguito del tremendo impatto con il locomotore.
La Polfer ha ricavato le impronte digitali grazie alla collaborazione della sezione di polizia scientifica di Jesolo. Ci sono alcuni elementi che porterebbero gli agenti della Polfer a pensare possa trattarsi o di una clochard (lo si intuisce da alcune caratteristiche della pelle e dall'abbigliamento) o di una donna proveniente da Austria o Germania. Per questo potrebbero essere interessate, per un sondaggio sulle persone scomparse in quei paesi, le ambasciate a Roma, o i consolati più vicini, oltre al posto di polizia di frontiera di Tarvisio.
Al pubblico ministero che sta seguendo la vicenda, la dottoressa Tavarnesi, è stato consegnato infatti un plico contenente alcuni effetti personali. Due sembrano interessanti. Un vecchio telefonino Nokia, contenente una scheda sim della T-Mobile, una compagnia telefonica che va forte soprattutto in Austria; e un lettore Cd portatile con all'interno un disco musicale che presenta scritte in tedesco: trovato inoltre un mazzo con tre chiavi e un pupazzetto. Gli agenti Polfer hanno compiuto un sopralluogo bis, nella speranza di trovare qualche altro elemento utile alle indagini. L'investimento è avvenuto alla periferia di Portogruaro, vicino al passaggio a livello tra via Ronchi e via Villastorta. La donna, dai capelli neri, indossava pantaloni neri, giubbotto di marca Gas di colore nero plastificato; collant neri, stivaletti in camoscio a mezza altezza.
Rosario Padovano
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