Donna sfregia una rivale: condannata al carcere

Durante una festa dell'8 marzo in un bar una trentenne spacca un bicchere contro un tavolo usando i cocci per ferire al collo una coetanea

MESTRE. L'emancipazione femminile sembra far passi da gigante anche per quanto riguarda la violenza. Ieri, nell'aula del Tribunale di Venezia sul banco degli imputati c'era una donna di Favaro, la 36enne J.B., accusata di aver ferito, durante una lite nel Caffè Royal di viale don Sturzo e Mestre, un'altra donna, A.A., mestrina di 32 anni.

E lo avrebbe fatto proprio nel giorno della Festa della donna, l'8 marzo di quattro anni fa. È stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione, inoltre dovrà risarcire la parte offesta, che si era costituita parte civile, con quindicimila euro. J., stando alle accuse, durante la lite avrebbe afferrato un bicchiere, l’avrebbe spaccato sull'angolo di un tavolo, quindi avrebbe sfregiato sul collo la rivale, provocandole una ferita che i medici avevano giudicato guaribile in quindici giorni.
 

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