Donna con il velo: il caso Olivetti raggiunge i media arabi
Il caso di Silvia Olivetti, che denuncia di non trovare più lavoro da quando è musulmana e porta il velo, raggiunge i media del mondo arabo
Silvia Olivetti
MARGHERA Il caso di presunta discriminazione lavorativa dovuta alla religione islamica, denunciato dalla mestrina Silvia Olivetti (residente a Marghera, sposata a un musulmano e convertita 7 anni fa) supera i confini del Veneziano e diventa materia di discussione in tutto il mondo arabo.
Nell'articolo pubblicato sulla
Nuova
Silvia denunciava di non riuscire a trovare lavoro da quando è musulmana e porta il velo e nonostante un curriculum di livello ed esperienze lavorative importanti.
Dopo un passaggio sul sito ufficiale e ai microfoni di Radio Islam, probabilmente il principale network di programmazione e diffusione del mondo arabo in Italia, la notizia ha fatto il giro del mondo al punto che negli ultimi giorni Silvia Olivetti ha portato la sua testimonianza ai microfoni delle radio iraniana ed egiziana. In Arabia Saudita l'articolo della Nuova è diventato la base per un approfondimento in una tivù privata.
«Questo dimostra _ dice Silvia Olivetti _ come si possa fare un servizio sensibile e onesto nei confronti delle donne musulmane. Io ho raccontato la mia esperienza come pretesto per sollevare una questione che interessa migliaia di donne in Italia e non al solo scopo personale di trovare lavoro. Volevo attirare l'attenzione perché sono stanca di vedere donne qualificate maltrattate e discriminate e in questo mi sembra di aver raggiunto parte del mio scopo».
Sul sito Facebook della
Nuova
, intanto, il dibattito continua.
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