Donna colpita da infarto malore del marito, salvi

L’uomo di 95 anni s’accascia a terra dopo aver saputo della moglie di 84 La coppia ha superato la crisi ed è ricoverata in ospedale in due stanze vicine
Di Federico Cipolla
BASCHIERI MESTRE: OSPEDALE DELL'ANGELO, PRESENTAZIONE DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO. ..11/06/08 LIGHT IMAGE
BASCHIERI MESTRE: OSPEDALE DELL'ANGELO, PRESENTAZIONE DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO. ..11/06/08 LIGHT IMAGE

MESTRE. Immaginare gli anni che gli restano da vivere senza la sua compagna dev’essere stato un dolore troppo grande. Tanto da fargli vedere solo nero per qualche secondo e accasciarsi a terra, colpito da un infarto. A 95 anni il suo cuore si è spezzato quando le è stato comunicato dell’infarto che aveva appena colpito la moglie 84enne. Una storia con il lieto fine, questa volta. La coppia ora è ricoverata in due stanze vicine dell’ospedale dell’Angelo di Mestre, ma, compatibilmente all’età e all’accaduto, è in buone condizioni. Ha superato il giorno in cui le loro vite avrebbe potute spezzarsi, insieme.

Sono arrivati lunedì all’ospedale di Mestre. Lei, 84 anni, non si sentiva bene, e con sé all’ospedale ha voluto anche il marito 95enne. La donna è svenuta, vittima di un arresto cardiocircolatorio, ma fortunatamente i medici sono riusciti a salvarla. È stato necessario ricoverarla in terapia intensiva per impiantarle un pacemaker. Il personale di Cardiologia, vista la grave crisi che aveva colpito l’84enne, ha avvisato il marito delle condizioni di salute della moglie. Solo che il suo cuore non ha retto alla notizia. Il 95enne ha accusato una sindrome coronarica acuta, la premessa di un infarto. Soccorso dai medici stessi, è stato salvato e ricoverato nella stanza a fianco a quella in cui si trova la moglie. Ora entrambi lottano per tornare a casa e condividere gli anni che restano ancora da vivere insieme, come fanno da più di 50 anni.

Lo scorso anno più triste invece fu l’epilogo di una vicenda simile, sempre all’Angelo. Anche in quel caso una coppia di anziani, insieme da una vita: morti a sei ore di distanza l’una dall’altro.

Federico Cipolla

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia