Donazioni di sangue in calo, scorte limitate

Maerne. I dati dell’Avis all’assemblea provinciale: rispetto al 2015 raccolte 1.400 sacche in meno

MAERNE. «Donazioni in calo, 2016 anno difficile per le riserve di sangue in provincia». Il bilancio è stato tracciato ieri durante l’annuale assemblea dell’Avis provinciale, al teatro di Maerne. «Anche lo scorso anno, come nel 2015, abbiamo fatto fatica a garantire il sangue necessario agli ammalati e siamo sempre sul filo di lana», ha detto il presidente provinciale dell’Avis Giorgio Brunello, «le scorte sono limitate, la situazione non è più quella di ampia sicurezza di qualche anno fa». I dati parlano chiaro: lo scorso anno le Avis del Veneziano hanno raccolto circa 800 sacche di sangue in meno rispetto al 2015, pari a un 2%, accompagnato a un calo di altre 600 sacche di plasma, ovvero il 7,6% in meno rispetto al 2015. In un solo anno, in pratica, sono andate perse circa 1.400 sacche di emocomponenti, solo in parte compensati dall’aumento dei volumi di plasma raccolti per ogni sacca. Se osserviamo gli obiettivi fissati per il 2016 dal Dimt, il Dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale, i propositi erano ben diversi: ci si prefiggeva una raccolta di sangue di 43.500 sacche, mentre dalle Avis veneziane ne sono state raccolte 40.340 e altre 1.983 sono arrivate da altri donatori, con un deficit di raccolta di oltre 1.200 sacche. Lo stesso si può dire per il plasma: se l’obiettivo era di 8.510 sacche, ne sono state raccolte solo 7.120.

«Forse esistono problemi strutturali», continua Brunello, «che vanno affrontati e risolti. Alcuni riguardano il sistema trasfusionale, legati soprattutto alla carenza di personale, che rende i tempi della donazione non accettabili, altri al contesto in cui operiamo».

Ma ci sono anche altre questioni critiche: la consegna dei referti, i donatori e gli aspiranti, che attendono anche mesi per avere l’esito degli esami. Eppure le soluzioni ci sono: per evitare le emergenze e assicurare il sangue necessario, una è l’Ufficio di chiamata. E servirebbe un sistema unico, nel Veneziano, per la gestione dei donatori. Poi ancora: rendere operativa l’agenda di prenotazione. Ma le sezioni restano, per fortuna, una realtà viva. Nel 2016 sono state tante le iniziative, come le collaborazioni con le scuole superiori di Mirano o con il Comune di Jesolo per realizzare cortometraggi sulle attività nelle scuole. Poi i corsi di formazione e aggiornamento, con Avis di Marcon, Aido e Admo, iniziative alla Notte Rossa di Martellago, al Grest del Veneto Orientale, alla Venice Marathon. (f.d.g.)

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