Donazioni di sangue a quota seimila

Chioggia. Apre oggi il nuovo centro trasfusionale dell’ospedale. Numeri record dei volontari Avis
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. Un nuovo centro trasfusionale per dare piena dignità ai donatori dell’Avis. Il servizio, che è stato inaugurato ieri e sarà operativo da oggi, si è spostato a villa Bianca, con spazi idonei a ospitare una sezione di donatori particolarmente attiva che dal 2011 ha registrato un 5% in più all’anno. Le donazioni locali, quasi 6.000 l’anno, riescono a coprire il fabbisogno interno e a “aiutare” le realtà provinciali meno generose.

Il nuovo centro si inserisce nei lavori di adeguamento del nosocomio che negli ultimi due anni ha cambiato volto. Villa Bianca si trova nel perimetro ospedaliero e ospita in una porzione il servizio di degenza psichiatrica. La restante, di 90 metri quadri (il triplo degli spazi precedenti ndr), è stata rivista per garantire ai donatori, al personale sanitario del Laboratorio analisi e ai volontari un ambiente confortevole e un servizio di qualità.

«I locali di prima», ammette il direttore generale dell’Asl 14, Giuseppe Dal Ben, «erano imbarazzanti. La donazione è un gesto importante e merita strutture che siano all’altezza. Il nuovo centro è un tassello in più negli interventi di adeguamento che stiamo realizzando per offrire all’utenza una risposta sanitaria di qualità, anche dal punto di vista del comfort». I dati sull’attività del centro sono stati snocciolati dal primario del Laboratorio analisi, Gianluca Gessoni. «Dal 2011», spiega, «abbiamo registrato una crescita delle donazioni del 5% all’anno, grazie all’ottimo lavoro di sensibilizzazione dell’Avis. Nel 2013 gli accessi sono stati 5.220 (3.606 di sangue intero, 795 di plasma, 212 per idoneità, 607 per controllo)». A Chioggia si raccolgono 76 unità per 1.000 abitanti contro una media provinciale di 53. In loco se ne consumano 38 (il 45% per emergenze) per 1.000 abitanti contro la media di 47 in Provincia. Una differenza che si traduce in un’esportazione di sangue per le realtà che non sono autosufficienti». A fare gli onori di casa, dopo il taglio di nastro con le autorità e la benedizione, il presidente della sezione locale, Nevio Boscolo Capon che ha salutato l’apertura del centro come la realizzazione di un sogno e un giusto riconoscimento per la donazione che nel Veneto è un punto di eccellenza. Il centro è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8 alle 10 e viene aperto anche una domenica al mese.

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