Donazione organi, Usl 4 da record
Positivi i dati dell’azienda sanitaria, mentre i Comuni raccolgono un numero alto di adesioni
SAN DONÀ. Il Giorno del Dono ieri all’ospedale di San Donà con tutti i sindaci del territorio e la firma delle dichiarazioni di intenti per chi ha scelto di donare gli organi e dare speranza di vita a tante persone malate. Tra i Comuni che si sono organizzati per la firma al momento del rilascio della carta di identità, Annone è il primo con il cento per cento di adesioni al momento del rilascio. Gli altri Comuni si stanno organizzando, chi più velocemente e chi meno.
I dati nazionali e locali sono interessanti. Nel 2016, in tutta Italia, 3.694 persone hanno continuato a vivere grazie alla donazione di organi, ma purtroppo oltre 9 mila sono tuttora in lista d’attesa. Per questo motivo la sensibilizzazione al dono è fondamentale con l'apporto delle amministrazioni comunali nella raccolta delle dichiarazioni al momento del rilascio della carta d'identità. Il Veneto è la seconda regione d’Italia per numero di soci Aido: 215 mila, con una crescita di 2.500 persone nell’ultimo quinquennio.
Si aggiungono altre 42 mila persone che hanno manifestato la volontà di donare presso le Usl, 19.136, e presso i Comuni, 23.040, in occasione del rinnovo della carta d’identità nelle anagrafi.
I dati in Italia e in Veneto sono incoraggianti, ma anche nell’azienda sanitaria del Veneto Orientale fanno be sperare. Lo scorso anno il Sistema del Veneto ha raggiunto risultati record con 579 trapianti effettuati, dei quali 489 da donatore deceduto e 90 da vivente, il numero più alto degli ultimi dieci anni. Nella nostra Usl 4 del Veneto Orientale, sono 151 le donazioni di tessuto oculare, 126 cornee e 25 bulbi. Nove le donazioni di organi da pazienti in morte encefalica, 8 fegati, 14 reni, uno cuore. Venti i riceventi. Una donazione multitessuto, poi teste di femore, safene. 15 sono stati trapiantati di cuore nella nostra Usl 4, 3 di polmone, 33 di fegato, 104 di rene, 125 di cornea e 35 di tessuti ossei per un totale di 315 trapiantati. Dati in crescita rispetto agli altri anni che fanno dunque ben sperare.
Ieri il direttore generale dell’azienda sanitaria del Veneto Orientale, Carlo Bramezza, ha accolto in sala Girardi i sindaci del Sandonatese e Portogruarese, con i rappresentanti dell’Aido. L’associazione dei donatori di organi ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento dei Comuni che generalmente sono stati piuttosto lenti nel recepire le normative sul rinnovo della carte d’identità con le dichiarazioni di volontà che sono un primo importante passo.
Il saluto del parroco dell’ospedale, don Eros, ha stimolato una riflessione profonda, parlando diffusamente dell’importanza di donare a partire dal più grande dono che è la vita. Resta un problema da affrontare invece per la donazione del sangue che presenta ogni anno dati in calo al punto da evidenziare un'emergenza che costringe a rivolgersi ad altri ospedali.
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