Donare il sangue senza frontiere
ANNONE. Varie culture unite dalla donazione del sangue che non conosce frontiere ed è considerata una delle migliori azioni per aiutare il prossimo. Questo il messaggio uscito dal convegno organizzato dalle associazioni Avis, Assalam e Migranti Veneto Orientale al centro culturale islamico di via Pertini. Da Francesco Joppi vice presidente regionale Avis: «A Verona abbiamo favorito l'incontro tra culture diverse, cattolici, musulmani e buddisti si sono confrontati sulla necessità della donazione senza frontiere e pregiudizi». Assicurazione sanitaria e modalità per la donazione sono state chiarite da Silvano Vello, presidente Avis di Annone, che ha sottolineato come stiano aumentando i donatori di altre etnie e religioni. «La cultura araba e la religione musulmana», ha spiegato Tanji Bouchaib, presidente di Assalam, «incoraggiano la donazione del sangue come pratica per aiutare il prossimo. Un nostro proverbio recita come l'uomo generoso viene onorato da Dio e dagli uomini. L'Amds (associazione marocchina donatori sangue) ha collegamenti e quindi intrattiene ottimi rapporti con l'Avis». È toccato a Roberto Soncin dell'associazione migranti spiegare lo sportello di servizio informazioni rientro per fornire assistenza per chi intenda iniziare un'attività imprenditoriale nei paesi d'origine».
Gian Piero del Gallo
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