Don Franco De Pieri entra nella toponomastica di Mestre

Porta il suo nome il ponte ciclopedonale parallelo a via Colombo, intitolazione fortemente stimolata da amici e sostenitori del sacerdote morto sette anni fa. Un concerto per ricordarlo al centro culturale Candiani

Mitia Chiarin

Ha ufficialmente un nome, molto significativo per Mestre, il ponte ciclopedonale parallelo a via Colombo, che collega riviera Vincenzo Maria Coronelli con riviera Marco Polo. Si è svolta sabato 17 dicembre, alla presenza del fratello Paolo, di don Natalino Bonazza (che ha avuto il compito di impartire la benedizione), e di numerosi cittadini, la cerimonia di intitolazione del bellissimo manufatto, inaugurato nel luglio scorso, a don Franco De Pieri, uno dei sacerdoti più amati.  Nutrita anche la rappresentanza dell’Amministrazione comunale, guidata dagli assessori alla Toponomastica, Paola Mar, e alla Viabilità, Renato Boraso, e dal presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto.

«Quella di intitolare il ponte a don De Pieri – hanno spiegato sia Boraso che Pasqualetto – è stata una scelta felice e doverosa, una proposta partita dal Centro don Milani e dagli “Amici sportivi del Bar Centrale” di Favaro, che ha trovato subito, un sostegno deciso e unanime, per quanto questo sacerdote ha fatto, per oltre quarant’anni, per la nostra comunità». E Paola Mar: «Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Don De Pieri, e mi è sembrata molto felice la scelta di intitolargli un ponte, un qualcosa che unisce due parti diverse. Un po’ come nel suo carattere, da un lato ruvido, e dall’altro pieno di grande umanità, come rivelavano il suo sorriso ed i suoi occhi, che sapevano guardare ‘oltre’, capendo anche chi magari aveva bisogno di aiuto, ma non aveva il coraggio di dirlo». Per intitolargli un luogo pubblico si sono mobilitati in tanti in questi mesi, con una petizione molto partecipata. 

Don De Pieri (1938-2015), originario di San Donà, venne ordinato sacerdote nel 1963, approdando a Mestre, nella parrocchia del Duomo, agli inizi degli anni Settanta, e diventando presto un punto di riferimento per l'intera comunità cittadina: un prete che ha impegnato tutta la sua esistenza per gli ultimi e per le persone in difficoltà.

E' stato tra l'altro fondatore del Centro Don Milani, di cooperative sociali e artefice del recupero e avvio del Forte Rossarol, quale vero e proprio modello di sostegno e integrazione delle persone in difficoltà, nonché vicepresidente della Fondazione mondiale delle comunità terapeutiche.

Sarà ancora la musica, che tanto amava, ad accompagnare la memoria di don Franco De Pieri, il sacerdote mestrino scomparso sette anni fa, l’antivigilia di Natale del 2015. Sabato 17 dicembre, nell’auditorium del Centro Candiani, il complesso Vocal Skyline tiene alle 20.45 un concerto in suo onore, con musiche natalizie e cover rivisitate per sole voci. Si accede solo per invito; e sono bastate poche ore perché si arrivasse già al tutto esaurito.

Non musica sacra e non in una chiesa: è così che il Centro di Solidarietà Don Milani e il gruppo di amici “Chi serve serve” hanno voluto render presente il don De Pieri cittadino e attore sociale. “Uomo di speranza” è infatti il titolo dell’evento al Candiani, realizzato in collaborazione con il Comune di Venezia.

Dopo alcune brevi testimonianze, i microfoni saranno lasciati al complesso vocale diretto da Marco Toso Borella. Nell’occasione sarà disponibile, per chi ancora non l’avesse letta, la biografia di don Franco, edita nel 2021 da Marsilio con il titolo “Chi ama ricorda”.

Il gruppo di “Chi serve serve” spiega: «La scelta di un ponte sottolinea il senso della missione di don Franco: l’essere stato ponte per moltissime persone verso Dio; ma anche un ponte che ha portato migliaia di giovani fuori dalla dipendenza; e un ponte che ha unito le diverse anime di questa città, abbattendo gli steccati tra Chiesa e società civile». 

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