Dolore per la morte di Negri

San Michele. Non è ancora arrivato il nulla osta per i funerali del pittore suicida

SAN MICHELE. La Procura di Udine non ha ancora concesso il nulla osta alla sepoltura di Graziano Negri, l’artista pittore di 56 anni trovato morto domenica notte in un boschetto a Castions di Strada, nella Bassa udinese. Lo ha comunicato la compagna, Debora Del Sal. Negri, scomparso sabato dalla sua abitazione di Cesarolo di San Michele, si è tolto la vita, come hanno accertato i carabinieri della stazione di Mortegliano. Proprio a Mortegliano, nella cella mortuaria, giace la salma dell’artista, molto conosciuto anche per essere stato direttore dell’agenzia postale di Cesarolo, paese in cui viveva, in una villetta ricavata in una strada dedicata al poeta del Rinascimento, Raffaello Sanzio.

Affranti per la grave perdita che colpisce così duramente il mondo dell’arte sono anche i suoi mentori, Valentino e Anna Turchetto, fino a pochi mesi fa, titolari della galleria d’Arte Plurima in centro a Udine, che all’inizio degli anni ’80 avevano scoperto la vena artistica di Negri.

«Ricordo come adesso», spiega Valentino Turchetto, «quella prima mostra nel 1984. Da quel giorno è nato un rapporto professionale che si è subito trasformato in una solida amicizia. Per noi Negri era un altro figlio. Lavorava su tele ricavate da un sacco, su cui interveniva con una linea minimal. Poi comparve il telaio. Chiamava le sue creature “eponimi”, aveva un grande talento e con noi aveva esposto a Bruxelles, Colonia, Parigi oltre che in diverse parti d’Italia».

Ieri mattina, in piazza Zancanaro, è stato difficile per i colleghi ritornare al lavoro, nell’ufficio postale che dirigeva. Negri aveva premeditato tutto. Doveva, con un amico, andare a una mostra di quadri a Treviso. Invece ha caricato sull’auto una scala a pioli e si è recato a Castions di Strada, dove ha scelto di uscire di scena. Nato in Libia, Negri ha vissuto a Portogruaro a lungo, iniziando a lavorare alle Poste nella vicina Fossalta. Poi il trasferimento di residenza e del lavoro a Cesarolo.

Rosario Padovano

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