«Dolcetto o scherzetto con caramelle scadute». E le mamme vanno dall’avvocato

Ad Halloween un commerciante del Lido di Venezia avrebbe distribuito dolciumi non in regola

LIDO. Dolcetto o scherzetto, chiedono i bambini ad Halloween per racimolare caramelle e dolcetti. Stavolta lo scherzetto, per modo di dire, lo avrebbe fatto un commerciante del Lido, finito alla berlina sui social e non solo perché accusato di aver consegnato caramelle scadute ai bambini vestiti da maghi, streghe, mostri e scheletri che martedì si sono presentati nel suo negozio. Su Facebook girano alcune foto dei pacchetti di caramelle che riportano date di scadenza di qualche mese fa.

La dicitura è “Da consumare preferibilmente entro...”, che quindi lascia un margine discrezionale sulla bontà e la salubrità del prodotto anche dopo la data di scadenza. Ma a più di qualche genitore non è piaciuto il gesto del commerciante e un paio di mamme hanno già contattato un avvocato, che incontreranno nei prossimi giorni, per capire come comportarsi.

Reati penali, va subito chiarito, non si configurano. Se anche fosse accertato che effettivamente le caramelle consegnate ai bambini erano scadute, si è trattato comunque di una distribuzione gratuita e non di una vendita.

Ma è sulla moralità del gesto che si concentrano i genitori, i quali chiedono almeno che il commerciante in questione venga richiamato per quanto fatto, magari proprio dall’associazione di categoria. Il dibattito sui social è accesissimo tra chi (pochi, per la verità) cerca di difendere la buona fede del commerciante e chi invece gli punta il dito contro, sostenendo che il suo gesto è stato intenzionale e che dunque ben sapeva che quelle caramelle erano scadute (e quindi non vendibili) e ha “utilizzato” la festa di Halloween e la tradizione del “dolcetto o scherzetto” per liberarsi delle scorte.
 

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