Dolce sorpresa a Natale Il carrello costa meno

Indagine veneta dell’Adico sui prodotti tipici della festa: Venezia la più economica Confronto con il 2012: torrone, cotechino, pandoro e panettone da 44 a 41 euro

C’è una sorpresa per il Natale dei veneziani: quest’anno alcuni tipici prodotti da 25 dicembre costano meno dell’anno scorso. In pratica, il prezzo più conveniente del 2012 è comunque superiore a quello del 2013. Una nota positiva in un Natale di incertezza che fra l’altro, nel Veneto, mette la nostra provincia sul podio più alto del risparmio per quanto riguarda il classico menù di questo periodo, con un calo totale superiore all’11% per quanto riguarda i prodotti presi in esame. Il dato emerge dalla consueta indagine che l’associazione Adico svolge in collaborazione con il sito RisparmioSuper.it. L’analisi prende in esame un marchio di ciocotorrone (Motta), uno di cotechino (Salumeo), tre di pandoro (Balocco, Maina, Tre Marie), tre di panettone (Balocco, Bauli, extrafondente Tre Marie) e una confezione di torroncini (Casa Regale). Grazie alla elaborazione di RisparmioSuper.it vengono individuati i supermercati dove questi prodotti hanno i prezzi migliori. Sommando la lista, nel 2012 si spendevano 44,3 euro, quest’anno 41,51.

In particolare, il costo dello scontrino cala grazie al Tartufone Motta, il cui prezzo più conveniente era stato rilevato lo scorso anno al Billa (1,59 euro) contro 1,29 euro di quest’anno alla Despar. Ma soprattutto scende per merito del tradizionale panettone Bauli: lo scorso anno il meno caro era al Billa e veniva 5,49 euro, ora al Maxì lo si può acquistare con 2,99 euro. Aumenti contenuti si registrano nei prezzi del cotechino, del pandoro Tre Marie e del panettone dello stesso marchio.

L’indagine dell’Adico s’è spinta anche oltre, grazie al coinvolgimento di un migliaio di consumatori. Dalle interviste risulta che 4 veneti su 5 passeranno tutte le feste a casa e i motivi sono i soliti: la mancanza di liquidità. Solo il 20% si concederà un po' di “vera” vacanza mentre un intervistato su dieci annuncia di rinunciare al viaggio perché userà quel budget per una vacanza in un altro periodo dell'anno. «Anche quest'anno ci siamo concentrati sui prezzi della spesa per la cena o il pranzo di Natale perché ormai il numero delle famiglie che si concedono il ristorante è ridotto all'osso», spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico di Venezia. «Si mangia a casa per tradizione e anche per risparmiare, e la “bussola” per riempire il carrello ormai sono le offerte. Un fenomeno che va di pari passo con il crollo del numero dei consumatori veneti che viaggeranno tra Natale e Capodanno».

Gianluca Codognato

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