Dodici musicisti in vertenza con la Fenice: avviati i ricorsi

Dal 1998 chiamati a suonare con contratti a termine, ora chiedono di essere assunti. Il caso riguarda anche altri teatri
20080101 - VENEZIA - ACE - CAPODANNO: VENEZIA APRE 2008 CON LIRICA E DANZA ALLA FENICE. Il concerto di Capodanno al teatro "La Fenice" di Venezia. L'incipit del concerto di Capodanno a Venezia e' stato affidato all'effervescente Ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, diretta trionfalmente dal maestro Roberto Abbado, alla guida dell'Orchestra del Teatro La Fenice...ANSA/U.S.La Fenice/DC..
20080101 - VENEZIA - ACE - CAPODANNO: VENEZIA APRE 2008 CON LIRICA E DANZA ALLA FENICE. Il concerto di Capodanno al teatro "La Fenice" di Venezia. L'incipit del concerto di Capodanno a Venezia e' stato affidato all'effervescente Ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, diretta trionfalmente dal maestro Roberto Abbado, alla guida dell'Orchestra del Teatro La Fenice...ANSA/U.S.La Fenice/DC..

VENEZIA. Se le quattro giudici del lavoro di Venezia - Paola Ferretti, Margherita Bortolaso, Anna Menegazzo e Chiara Coppetta Calzavara - dessero ragione ai dodici musicisti che hanno presentato con l’avvocato vicentino Tiziana Lamarina i ricorsi al Tribunale, il bilancio della Fenice (che assieme alla Scala di Milano in Italia è riuscito a chiudere in pareggio tra quelli che un tempo si chiamavano enti lirici) dovrebbe registrare un profondo rosso. Dai primi conteggi, infatti, il teatro veneziano, sia nel caso dovesse assumere a tempo indeterminato i dodici orchestrali, sia dovesse anche semplicemente pagare un risarcimento, dovrebbe pagare tra i 500 mila euro e il milione.

La Fenice non è l’unico teatro a dover affrontare le richieste dei musicisti che da anni - alcuni addirittura dal 1998, quindi da sedici ininterrottamente - vengono assunti con contratti a termine, quindi rimandati a casa quando scadono, poi riassunti con altri contratti a termine con un intervallo di alcuni mesi.

«Gli stessi problemi sono sorti anche in altri teatri», spiega l’avvocato Lamarina, «a Verona, a Firenze, a Trieste, a Bologna, a Roma e a Milano». Tra l’altro, nel capoluogo toscano il procedimento è già approdato in secondo grado e la Corte d’appello fiorentina ha sollevato una questione di costituzionalità per quello che riguarda l’articolo sui teatri lirici contenuto nel così detto “Decreto del fare” varato dal governo di Matteo Renzi. E, così, anche i giudici lagunari dovranno decidere se attendere la pronuncia della Corte costituzionale o andare comunque avanti e pronunciare le sentenze.

I giudici costituzionali dovranno dire se il comma 1 bis dell’articolo 40 sia da cancellare perchè in contraddizione con la Costituzione. Così recita l’articolo: «L’articolo 3 della legge 29 2010 numero 100 (la legge Bondi) si interpreta nel senso che alle fondazioni, fin dalle loro trasformazioni in soggetti di diritto privato, non si applicano le disposizioni di legge che prevedono la stabilizzazione del rapporto di lavoro come conseguenza della violazione delle norme in materia di stipulazione di contratti di lavoro subordinato a termine, di proroga o di rinnovo dei medesimi contratti». Per ora, dunque, la Fenice e gli altri teatri italiani hanno potuto continuare a firmare contratti a termine per i musicisti senza doverli assumere. «È evidente che questa legge ribadisce che non hanno alcun diritto ad avere un contratto a tempo indeterminato» ribadisce l’avvocato Andrea Bortoluzzi, il legale del teatro veneziano. L’articolo 40, come molte altre norme di quella legge, è stato studiato e approvato per contenere la spesa, in questo caso degli ex enti lirici.

La parola ora passa alle quattro giudici del lavoro di Venezia, le quali se decideranno di proseguire con i procedimenti hanno davanti a loro tre diverse strade: respingere totalmente le richieste dei musicisti e sposare le tesi di chi si difende; accogliere le istanze dei dodici, convertendo i contratti a termine in quello a tempo indeterminato e, inoltre, condannando il teatro a pagare i mesi in cui non hanno incassato lo stipendio; decidere soltanto per il risarcimento e in questo caso la Fenice dovrebbe pagare da 12 a 24 mensilità, il numero lo dovrebbero indicare nella sentenza.

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