Dodici Comuni e l’Asl 13 contro il disagio giovanile

Mirano. Droga, alcol, bullismo, atti vandalci, rischi del web, solitudine gli educatori di strada tra i ragazzi dai 13 ai 22 anni per prevenire le devianze

MIRANO. Droga, alcol, bullismo e atti vandalici: i Comuni del Miranese e della Riviera del Brenta schierano squadre di educatori di strada per prevenire il disagio giovanile. Per la prima volta insieme, quasi tutti i Comuni dell’Asl 13 varano una “rotta comune” per cercare di prevenire atteggiamenti pericolosi e devianti, purtroppo sempre più diffusi nel territorio. A occuparsene nel concreto saranno gli educatori di strada della cooperativa sociale Coges di Mestre. Avranno il compito, in stretto collegamento con i servizi sociali dei Comuni e dell’Asl stessa, di intercettare situazioni di disagio sul territorio su cui poter intervenire tempestivamente: dal consumo di sostanze stupefacenti all’abuso di alcol, dal bullismo al cyber-bullismo, passando per i casi più pericolosi di solitudine, vandalismo e microcriminalità.

In campo scenderà personale appositamente formato e qualificato che, attraverso iniziative pubbliche (organizzate in piazza, in parrocchia, nelle scuole o nei luoghi di ritrovo e divertimento), avrà il compito di coinvolgere e avvicinare i giovani, di una fascia di età che va mediamente dai 13 ai 22 anni, cercando di ottenere la loro fiducia e diffondere così la cultura della prevenzione.

«Gli educatori di strada esistevano anche negli anni passati», spiega il direttore dei Servizi sociali della Asl 13 Michele Maglio, «la novità è proprio questa progettualità condivisa con la maggior parte dei Comuni della nostra Asl. Ora c’è un obiettivo comune, quindi agiamo insieme per raggiungerlo». Soddisfatto il referente del tavolo “Area giovani” del Piano di zona e assessore ai Servizi sociali del Comune di Noale, Gianni Zen: «Finalmente abbiamo trovato una filosofia comune, unendo per la prima volta la Riviera e il Miranese. Un risultato dettato anche dal buonsenso: tutti i Comuni hanno gli stessi problemi sul fronte giovanile, era naturale condividerne le azioni».

Il progetto è finanziato per tre anni, con circa 300 mila euro, da 12 Comuni, che vi hanno aderito nelle quote per la gestione dei servizi sociali: Campagna Lupia, Camponogara, Dolo, Fiesso, Fossò, Martellago, Mirano, Mira, Noale, Spinea, Stra e Vigonovo. Saranno coinvolte anche le associazioni di volontariato e le forze dell’ordine. «Quando il tema è il territorio», spiega il direttore generale dell’Asl 13 Giuseppe Dal Ben, «sempre più spesso dobbiamo progettare allargando i confini territoriali. I nostri giovani sono in movimento, si spostano da un Comune all’altro con facilità e i problemi sono sempre quelli, per cui è bene aver individuato un obiettivo comune per tutti».

Filippo De Gaspari

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