Documenti in ritardo in fumo 160 mila euro
CHIOGGIA. Perso un contributo regionale di 160.000 euro, che avrebbe generato investimenti per altri 350.000, per un progetto di rivitalizzazione del centro storico. I tempi per presentare tutta la documentazione non sono stati rispettati e ora è scaduta anche l’ultima proroga fissata al 30 novembre. Il 10 dicembre si terrà una commissione, richiesta da consiglieri di partiti diversi, per fare luce su responsabilità e motivi del ritardo, ma il Pd già attacca la giunta addossandole tutta la colpa. L’amministrazione invece ritiene che i ritardi siano imputabili all’Ascom, soggetto attuatore del progetto.
La vicenda parte due anni fa quando amministrazione e Ascom decidono di partecipare a un bando regionale che mette a disposizione finanziamenti a fondo perduto a fronte di progetti per la rivitalizzazione dei centri storici e di una compartecipazione dei privati alle spese. Ascom da anni insiste sull’idea del centro commerciale naturale di Chioggia e subito ha colto l’occasione per presentare alcune proposte. Il Comune come ente capofila ha partecipato al bando e, in un secondo momento, anche altre sigle del turismo hanno sottoscritto il progetto di Ascom. La Regione lo ha selezionato, concedendo un finanziamento di 160.000 euro a fronte di un progetto complessivo di quasi 350.000. Il tutto è stato formalizzato in una delibera di maggio 2013.
La procedura doveva poi completarsi con una serie di incombenze burocratiche, ma qualcosa nel meccanismo si è inceppato. A febbraio 2015 è stata chiesta una nuova proroga alla Regione per chiudere l’iter con i passaggi mancanti fissando la nuova scadenza al 30 novembre. Ma nei sei mesi successivi non è stato inviato ciò che mancava e ora, il finanziamento è andato in fumo. Tutta la vicenda sarà esaminata nella commissione consiliare del 10 dicembre convocata alle 19.30 per permettere ai commercianti di partecipare.
«Il nostro ex assessore Salvagno si era speso molto per questo progetto», sostiene il capogruppo del Pd, Mauro Boscolo Bisto, «non capisco cosa sia successo nell’ultimo anno. Certo magari le inadempienze non dipendono dagli uffici o dal nuovo assessore Dughiero però se il Comune è capofila deve anche sapere battere i pugni se ci sono ritardi di altri». «Anche io vorrei capire cosa è successo», ribatte Dughiero, «il Comune ha fatto la propria parte fino in fondo, anche chiedendo una proroga di sei mesi, per dare a Ascom ulteriore tempo per provvedere alla propria parte. I ritardi non sono imputabili a noi, anzi siamo parte lesa».
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