«Dobbiamo avere il coraggio di cambiare»
CHIOGGIA. Gli imprenditori ufficializzano lo sbarco in politica. Si è presentato ieri alla città il quinto candidato sindaco, Marcellina Segantin, che correrà con Chioggiaviva, Forza Italia, Fare, Fratelli d’Italia e una civica, Rete per il futuro, che nasce da "Prima il Veneto". Non ci sarà una lista fucsia, ma la stessa civica Chioggiaviva si tingerà del colore ideato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che già da mesi ha benedetto la corsa della Segantin.
Chi è. Marcellina Segantin, 51 anni, architetto, sposata, madre di Leonardo. Vive da sempre a Chioggia, ha uno studio di architettura e dall’estate del 2013 ha condiviso il progetto di Chioggiaviva per approfondire con incontri pubblici i nodi irrisolti della città, invitando amministratori da cui “copiare” le soluzioni.
Perchè. «A chi mi chiede chi te lo ha fatto fare», spiega la Segantin, «rispondo per senso del dovere. Penso che questa città meriti di più, dobbiamo tornare a sorridere, avere speranza. Riprendendo i versi di una poesia a me cara, credo che dobbiamo avere il coraggio di vivere una passione e di inseguire un sogno. Non voglio rassegnarmi, credo che un cambiamento in queste città sia possibile e sono pronta a fare la mia parte».
La squadra. A lanciare la corsa elettorale della Segantin molti volti noti della politica. «Abbiamo valutato tutti i progetti in campo», spiega Beniamino Capon (FI), «crediamo sia ora di dare una chance a chi fa impresa, a chi ogni giorno si mette in gioco per dare e creare lavoro, affiancati da chi ha maturato un’esperienza politica». «È tempo di fare scelte», spiega Sandro Marangon (Fare), «non si può più lamentarsi se le cose non vanno, bisogna iniziare a decidere, partendo dal lavoro che è il primo problema». «Per un attimo ammainiamo la bandiera di partito», sostiene Nicola Pecchie (FdI), «per lavorare con chi punta al rilancio economico e al cambiamento».
Le liste civiche. Saranno due. Una legata alla candidata, frutto di un mix tra Chioggiaviva e le influenze fucsia, e una, Rete per il futuro, ideata dall’ex assessore provinciale Lucio Gianni. «Non basta più impegnarsi tutti i giorni per fare impresa», spiega Leonardo Ranieri di Gruppo turismo, «abbiamo deciso di metterci la faccia e provare a dare il nostro contribuito in politica. Abbiamo una città immobile, è tempo di dare una scossa». «In queste settimane», spiega Gianni, responsabile locale di Prima il Veneto, «sono stato tra la gente e ho chiesto cosa si è disposti a fare per la propria città. Ho trovato molta voglia di partecipazione. Da questo nasce la lista civica dove entreranno persone comuni, senza tessere e senza esperienza politica».
Programma. «Il lavoro crea felicità», spiega la Segantin, «Chioggia soffre una grave mancanza di posti di lavoro, in particolare per le donne. Dobbiamo lavorare su questo. Aiutare le 5.033 imprese che resistono e creare le basi perché ne nascano di nuove».
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