Divorzi brevi e separazioni: Venezia e Mestre al settimo posto in Italia
VENEZIA. Stando ai dati della recente indagine sulla qualità della vita del “Sole 24 ore”, la Provincia di Venezia è settima per numero di separazioni, 38 ogni centomila abitanti. Ma l’apertura legislativa verso il divorzio breve che è legge dal dicembre 2014 almeno nel Comune di Venezia ha visto un aumento considerevole di richieste di intervento da parte degli uffici dello Stato civile. Per separarsi senza drammi.
Al via allo sportello di Venezia, da fine dicembre 2014 ad agosto 2015 si era contate poco più di 190 pratiche in otto mesi, conseguenza della novità. A settembre 2015 è stato aperto anche lo sportello a Mestre e i numeri restano alti: 232 accordi di separazione o divorzio sono stati conclusi nel 2015 davanti all’ufficiale di Stato civile e a questi vanno aggiunte altre 45 negoziazioni assistite registrate davanti agli avvocati. In totale, nel 2015 sono stati 277 i divorzi e separazioni sanciti davanti agli ufficiali giudiziari di Palazzo Cavalli a Venezia e via Cappuccina a Mestre da parte di coppie che hanno scelto la via breve per divorziare, preferendo la via della conciliazione che non richiede avvocati grazie alle novità legislative introdotte dal Parlamento.
A Venezia nel 2015 sono stati conclusi 189 atti di separazione/divorzio, a Mestre negli uffici attivi da settembre 2015 ne sono stati conclusi 43. La media a Venezia è di quasi 16 atti al mese mentre per Mestre nei quattro mesi di apertura dello sportello allo Stato Civile di via Cappuccina, il ritmo di richieste evase dalle coppie è di una decina al mese. La via del divorzio breve, che riduce da tre anni a sei mesi o massimo un anno le procedure, non riguarda però tutte le coppie decise a porre fine al matrimonio. La scelta di lasciarsi deve essere per i due coniugi consensuale e non ci devono essere figli, a meno che questi non siano maggiorenni e autonomi economicamente.
L’altra strada è la negoziazione assistita davanti agli avvocati con un documento che viene poi trasmesso in tribunale per il nullaosta finale. Il Servizio dello stato civile del Comune di Venezia, nel dicembre 2014, appena aperto l'ufficio (in sordina senza molta pubblicità), aveva ricevuto inizialmente tantissime richieste di informazioni da parte di coppie separate di fatto da lungo tempo e che non affrontavano il tribunale semplicemente per evitare spese legali. In primis, coppie over 60. Poi nel corso del 2015 si sono fatte avanti le giovani coppie, dai 30 ai 40 anni che hanno preferito la via alternativa al tribunale e alle liti spesso di lunghissima durata.
La procedura in Comune prevede un primo appuntamento per la consegna della documentazione di separazione, poi si ritorna dopo un mese per la conferma finale. E il divorzio diventa efficace. Perché fino all’ultimo momento è garantita la possibilità di fare marcia indietro. Se invece l'ufficiale riceve dalle parti la conferma della scelta, il provvedimento ha efficacia dal giorno del primo appuntamento. E si torna liberi per lo Stato Civile.
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