Divisioni sul taglio dei pini, donna cade e rimane ferita

CAORLE. Aumenta la protesta per l’imminente taglio dei pini marittimi di viale Pompei, la petizione sul web del Comitato difesa territorio ha sfondato in tre giorni quota 220 firme. Ma nel frattempo...
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - BRACCIO INGESSATO PER FERITA IN VIALE POMPEI
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CAORLE - BRACCIO INGESSATO PER FERITA IN VIALE POMPEI

CAORLE. Aumenta la protesta per l’imminente taglio dei pini marittimi di viale Pompei, la petizione sul web del Comitato difesa territorio ha sfondato in tre giorni quota 220 firme. Ma nel frattempo cresce anche la fronda opposta: a dar man forte alle scelte politiche dell’amministrazione comunale, è stata una donna rimasta ferita in un incidente. La signora G.D., con un post su Facebook, si è espressa a favore del taglio dei pini dopo essere caduta dalla bicicletta per colpa, riferisce, delle pessime condizioni dell’asfalto, rovinato dalle radici sottostanti. La donna ha rimediato la frattura del polso, e i medici l’hanno dimessa con 40 giorni di prognosi.

Non c’è che dire, la questione del taglio dei pini e della loro sostituzione sul viale con 20 lecci, rischia di dividere la comunità. Anche perché se da una parte ci sono coloro che si oppongono, dall’altra sta crescendo sempre di più il numero di chi invece è d’accordo con la soppressione decisa dall’amministrazione.

Dopo che si è raggiunta la considerevole quota di 220 firme digitali, il Comitato Difesa territorio è tornato nuovamente alla carica, spedendo una lettera di “aggiornamento” sulla petizione al sindaco Lucano Striuli e all’assessore ai lavori pubblici. Striuli e Comisso, padri nobili della decisione di tagliare i pini sulla stradina, hanno incassato l’inaspettato appoggio della vittima dell’incidente. «Queste alberature sono idonee per le pinete e parchi», dice la donna rimasta ferita, «non certo per una via cosi stretta. Io sto con chi vuole tagliarli e piantare altre alberature. Questo è il regalo che mi hanno fatto le radici dei pini: la frattura del poso». (r.p.)

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