Distrutta la statuina di Gesù Bambino del Presepe dei marinai

Sconcerto a Caorle per l'ultima impresa dei vandali che hanno preso di mira la Natività nella sede Anmi
CAORLE. Sconcerto in centro storico. È stata distrutta, probabilmente nella giornata dell’Epifania, la statuetta raffigurante Gesù bambino simbolo del presepe dei marinai, nella sede dell’Anmi di via Roma, nell’edificio che i caorlotti definiscono “Specoa”.


La statuina del presepe è stata ridotta in mille pezzi e i cocci sono stati recuperati per terra e adagiati poi dai soci su un tavolo della sede dei marinai d’Italia in congedo.


Un atto vandalico condannato dall’intera comunità. L’ultimo danneggiamento verso una figura devozionale ha riguardato nel dicembre del 2016, come molti si ricordano, la statua della Madonna dell’Angelo, presa a martellate da ladri sacrileghi (non ancora trovati per altro) che cercarono di rubare gli ex voto custoditi nella teca del santuario posta a ridosso dell’altare. Giovanni Comisso, vicesindaco di Caorle, ha espresso rincrescimento: «Sono cose che non si possono nemmeno commentare», ha detto.


La scoperta del danneggiamento della statuina raffigurante Gesù bambino risale a domenica mattina, alla riapertura della sede dell’Anmi, frequentata da soci che in passato hanno fatto parte del corpo dei Marinai. L’esecrabile fatto potrebbe essere avvenuto però il giorno prima, giornata dell’Epifania. La sede, sabato pomeriggio, era aperta. I vandali sarebbero entrati approfittando di un’assenza momentanea dei soci presenti dal mattino. Una volta all’interno avrebbero afferrato la statua di Gesù bambino, infrangendola in mille pezzi dopo averla gettata per terra.


Rosario Padovano


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