Distruggono un autovelox ma l’involucro era vuoto

MOGLIANO. Fioccano le prime multe e le colonnine arancioni tornano nel mirino. Ieri mattina molti automobilisti hanno notato i danneggiamenti inflitti all’autovelox di via Ronzinella, situato all’altezza dei campi da rugby. Nella notte i vandali sono tornati in azione e si sono accaniti contro il contenitore dei dispositivi mobili per il controllo della velocità.
Questo atto vandalico arriva proprio a poche settimane dall’entrata in funzione delle colonnine colorate nella stessa via. Sul posto, durante la mattinata, sono intervenuti gli agenti della polizia locale, sotto il comando di Stefano Forte, e alcuni operai del Comune. Riparare la colonnina non è stato difficile: è bastato rimetterla in piedi e risaldare i perni della base con il plinto in cemento su cui poggia. Le colonnine arancioni studiate per essere comodamente aperte e richiuse. Molto spesso, da questo anche la scelta del colore facilmente riconoscibile, svolgono solo una funzione deterrente e al loro interno rimangono vuote. Dalla fine di agosto, però, dopo tre anni di sostanziale inutilizzo, la polizia locale, a rotazione, ha iniziato a posizionare all’interno dei box il temuto occhio elettronico per la misurazione della velocità. Si è partiti proprio da via Ronzinella. Non è da escludere che proprio qualche automobilista beccato oltre i 50 km/h in quel tratto e colpito dall’onerosa sanzione pecuniaria, abbia pensato bene di vendicarsi. Meglio non immaginare la delusione, una volta scoperto che dentro al “bussolotto” non c’era effettivamente nulla.
A mettere a segno questo, ormai consueto, atto vandalico, potrebbero però essere state anche le solite bande di ragazzini annoiati. Sono gli stessi agenti ad escludere che si sia trattato di un semplice incidente e di un abbattimento involontario. Di sicuro non è la prima volta che qualcuno prende di mira questa tipologia di arredo urbano: a pochi giorni dall’installazione delle dieci colonnine arancioni, settembre 2013, praticamente tutte erano state prese a calci, incendiate (via Cavalleggeri) o semplicemente messe fuori uso annerendo lo spioncino con le bombolette spray. Anche in virtù di questa reazione per tre anni i box sono sempre rimasti vuoti. Da poche settimane sono tornati in funzione: di dieci postazioni c’è il rischio che una ospiti realmente il “mietimulte” elettronico. Occhio al tachimetro, dunque, per chi passa in via Roma (altezza via Ghetto), via Marconi (intersezione via Tavoni, davanti all'Astori), via Vanzo (civ. 69 e intersezione via Granatieri) via Barbiero (Piazza della Repubblica) via Preganziol a Zerman, (via Altinia a Bonisiolo (civ 49) e via del Molino (Campocroce).(m.m.)
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