Distributore chiuso, multa di mille euro

Jesolo. Secondo la polizia municipale mancava il cartello. Il benzinaio scrive al sindaco

JESOLO. Chiude il distributore di carburante per un giorno senza l'apposito avviso, gestore multato di 1017 euro. Emanuele Bettin, che da oltre dieci anni è titolare del rifornimento in via Roma Sinistra 29, proprio non ne vuole sapere di pagare la sanzione comminatagli il 2 gennaio scorso e recapitata nel suo ufficio pochi giorni fa. Oltre mille euro per una chiusura dell'attività a suo dire giustificata, dal momento che era rimasto aperto a Capodanno.

Il giorno seguente aveva quindi deciso di tenere chiuso, senza però comunicarlo con un apposito cartello. Da lì l'accertamento della polizia locale e l'arrivo della multa come previsto dalla normativa vigente. La curiosa vicenda ha fatto velocemente il giro della città, visto che lo stesso Bettin, pur riconoscendo l'errore nel non aver messo il cartello, ha presentato ricorso con una lettera indirizzata al sindaco Valerio Zoggia, chiedendo la revoca della sanzione.

«Chiedo al sindaco l'annullamento del verbale a me consegnato dalla polizia locale», dice Emanuele Bettin, «poiché la medesima ha fatto un grosso errore. Mi si contesta il fatto che il giorno 2 gennaio 2013 l'impianto carburanti era chiuso e che i cartelli collocati fronte strada indicassero "Aperto Gas Auto". Io quel giorno dovevo rimanere chiuso perché ero rimasto aperto il giorno festivo precedente e l'indomani ho recuperato il turno di riposo come previsto nel regolamento provinciale. Mentre per quanto riguarda i cartelli, la scritta "aperto" stava a indicare che la stazione era in self e se avessi messo la scritta chiuso non sarebbe entrato nessuno. Per la scritta "Gas Auto" sempre sui cartelli, questa si riferisce al nome della mia compagnia Unione Gas Auto, che sotto ai medesimi è abbreviato. Spero che il sindaco capisca il mio stato d'animo in questo momento molto difficile, con la crisi che continua a metterci in grossa difficoltà».

Informato dell'episodio. il primo cittadino si è detto disponibile a valutare il caso, anche intervenendo se necessario. «Pur non potendo esprimere un giudizio mi riservo di verificare con il comandante della polizia locale l'accaduto», spiega Valerio Zoggia, «valutando se ci sono le condizioni per aiutare il gestore, ovviamente sempre nel rispetto delle leggi previste».

La questione resta dunque aperta e Bettin, sperando di risolvere la situazione, auspica da parte delle istituzioni un maggior buon senso nei confronti dei cittadini. «Perché la polizia locale», conclude, «è stata così celere a fare un verbale di addirittura 1017 per un giorno di chiusura? Lavoro 12 ore al giorno per quasi 300 giorni all'anno e negli ultimi tempo senza nemmeno guadagnarmi la giornata. Mi chiedo cosa accadrebbe se mi dovessi ammalare o mi succedesse una disgrazia: oltre al danno ci sarebbe anche la beffa di una multa».

Alessio Conforti

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