Distretto sanitario nell’ex tribunale Trattativa in vista
Trasloco in vista per la sede del distretto sanitario dell'Asl 10. E torna in auge il tribunale di via Trento, che si trova oltretutto a pochi metri di distanza. Il 2015 potrebbe essere l'anno delle grandi manovre per l'azienda sanitaria del Veneto Orientale che ha a San Donà la sua sede centrale e cabina di regia. Più di qualcuno spera anche sia qui a San Donà la futura sede dell'ospedale unico, quando la Regione darà il suo responso tecnico, visto che ha già stanziato i 3 milioni di euro per l'acquisto del terreno.
Il direttore generale, Carlo Bramezza, che di queste decisioni è il braccio operativo, e farà anche parte della commissione tecnica che deciderà la sede, si sta intanto muovendo velocemente nel cercare di rivoluzionare i servizi sul territorio. Saranno fondamentali nell'ottica di un ospedale unico che, a raggiera, potrà contare su altre strutture più piccole nel Veneto Orientale. Il distretto sanitario dell'Asl 10, nella sede di via Trento, è ospitato all'interno della struttura dell'Inps. L'affitto pare sia piuttosto elevato, nell'ordine di 300 mila euro circa l'anno.
Ecco perché la direzione centrale e la Regione stanno pensando a soluzioni diverse, visto che anche l'attuale sede non risponde più alle esigenze di un simile servizio. Bocche cucite, ma sembra ci sia un possibile obiettivo. La sede del tribunale di via Trento, ancora chiusa dopo la riforma della giustizia che ha deciso di tagliare le sedi distaccate come quella di San Donà, sarebbe perfetta. Vicina alla sede attuale, stessa via, consentirebbe di reintegrare un immobile ancora nuovo e inutilizzato. La proprietà è notoriamente della Ape Srl, dell'imprenditore Domenico Finotti, presidente della fondazione San Servolo, molto vicino all'ex sindaco e presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto. Percepiva, dal Comune, un affitto annuale di circa 400 mila euro dopo un investimento valutato in circa 6 milioni di euro nel 2009 per una decina d' anni. Ma poi è finito tutto. Il Comune, con la nuova amministrazione a guida Andrea Cereser, ha deciso di non pagare più venendo meno il requisito della sua funzione basilare. Ora Comune e Ape Srl sono in causa. E questo mese dovrebbe celebrarsi la prima udienza. La Ape, difesa dall'avvocato Piero Santin, chiede sia onorato il contratto e anche un risarcimento che potrebbe costare caro alle casse comunali. L'amministrazione aveva dato comunque dato il via libera a un cambio di destinazione per dare la possibilità di vendere l'immobile. Ora la soluzione Asl 10 potrebbe calmare gli animi.
Giovanni Cagnassi
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