Distretto e casa di riposo rischiano di sparire da Mira

Il piano del Comune per gli ambulatori dovrà passare l’esame in Regione Manca ancora l’autorizzazione ai posti letto della struttura per anziani
Di Alessandro Abbadir

MIRA. Casa di riposo e distretto sanitario, due servizi che rischiano di sparire da Mira. Sul distretto sanitario restano tutti i dubbi legati all’approvazione del progetto, presentato dal sindaco Alvise Maniero, da parte della Regione. La casa di riposo è in costruzione ma ad ora non ha accreditati i posti letto nel piano sociosanitario di zona.

«Sul distretto sanitario il Comune di Mira deve agire con decisione», spiega Fabio Livieri, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13, «Deve convincere la commissione regionale ad autorizzare lo spostamento e non è per nulla scontato».

Il sindaco Maniero ha spiegato che i lavori per lo spostamento del distretto sanitario, dall’attuale villa Lenzi ad Oriago all’area di Piazza Mercato, partiranno a maggio 2015 e termineranno ad aprile 2016. Il piano del Comune è portare il distretto nell’area in cui un tempo sarebbe dovuta sorgere la caserma dei carabinieri.

Una operazione che costerà un milione e 700 mila euro: di questi un milione saranno recuperati grazie a una convenzione con il costruttore che deve al comune oneri di urbanizzazione. Gli altri 700 mila euro saranno ottenibili attraverso una permuta di edifici dell’Asl 13 ora in alienazione: quello da vendere è l’ex poliambulatorio vicino a Villa Mocenigo a Oriago.

Molti sindaci hanno espresso dei dubbi sulla nuova collocazione. «Capisco», dice Livieri, «i dubbi per un decentramento accentuato per realtà come Fiesso, Pianiga o Stra, ma anche nel miranese i distretti non sono al centro del comprensorio». Il problema del distretto di Mira è la tenuta dell’operazione finanziaria, e ciò sarà valutato dalla Regione: «A mio avviso», conclude Livieri, «i lavori andranno oltre il 2016».

Non sono accreditati nel piano di zona poi i posti letto per la nuova casa di riposo in via Boldani. Il nuovo complesso si compone di due strutture: una per anziani non autosufficienti da 120 posti letto e un’altra per disabili gravi con 20 posti letto. Costerà 13 milioni e sarà ultimata nel 2016 . All’interno saranno impiegati 130 lavoratori, fra medici, paramedici e personale delle mense e di assistenza. Duro il commento del capogruppo del Pd in Consiglio comunale, il medico Francesco Sacco: «Mira non può perdere queste due strutture né accettarle depotenziate. Per quasi 40 mila abitanti sarebbe un colpo durissimo».

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