Distretto al Gris, sindaco in bilico

Mogliano. Arena sotto pressione per il progetto. Pressing su Regione e Asl 9

MOGLIANO. «Un ordine del giorno non basta, servono impegni concreti». Continua il pressing del comitato per la cittadella della Salute nei confronti del primo cittadino. Carola Arena con l’ultima mossa sul trasferimento del distretto all’istituto Gris, non incassa che un gelido apprezzamento.

Accantonato il faraonico progetto di cittadella della salute da 3 milioni di euro, il sindaco moglianese e la sua maggioranza hanno preso posizione in favore del vecchio “piano Spinella”. Facendo un timido passo in avanti, si teme che in realtà Carola Arena ne abbia voluti fare due indietro: l’ipotesi di trasferire il distretto dell’Asl all’interno della villa dell’istituto Gris è infatti subordinata alla stipula di un accordo di programma con la Regione Veneto: «Non c’è altra strada», ha dichiarato. Ma riuscirà Carola Arena a convincere in breve i vertici della regione e dell’Asl? La condizione prospettata potrebbe comportare tempi biblici. E molti osservatori temono che quella del sindaco moglianese in realtà sia solo una strategia per differire il tanto atteso trasloco, privilegiando una soluzione alternativa connessa al piano di recupero dell’ex Macevi. Anche sulla base di questi timori, la scelta di chiamare i consiglieri ad esprimersi esclusivamente su un ordine del giorno viene bocciata, oltre che dall’opposizione, anche dal comitato: «È una mossa insufficiente», commenta Emilio Tessarin, «è positivo che il sindaco abbia sposato il progetto Spinella, ma non ci piace affatto la scelta di prendere tempo ancora con la Regione e l’Asl 9. Deve essere il comune a mettere risorse economiche e partecipare alla spesa. Chiediamo la riconvocazione del consiglio». Il tema è stato al centro di un infiammato confronto durante l’ultima assemblea pubblica sul Gris convocata sabato scorso proprio dal comitato. Duro il botta e risposta oltre che con Tessarin anche con l’ex sindaco Agostino Zanardo e Corrado Tegon. L’accordo di programma, evocato dal sindaco, sembra un tentativo di fare melina: «Non si intravedono prospettive, questo sindaco non scopre le carte ci sentiamo in un cul de sac». Dalla maggioranza il portavoce delle civiche Mario Civelli, risponde così: «Solo cercando di coinvolgere tutti gli enti interessati in un disegno complessivo, unitario e condiviso è possibile raggiungere il duplice obbiettivo: riqualificare il Distretto e di non disperdere il patrimonio del Gris».

Matteo Marcon

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia