Distretti sanitari, Comuni in rivolta

Da domani i nuovi orari. Penalizzati San Stino, San Michele ed Eraclea: tutti in coda a San Donà
Di Giovanni Monforte

SAN STINO. Scatterà da domani, lunedì 27 luglio, la riorganizzazione dei servizi distrettuali dell’Asl 10. A farne le spese saranno, soprattutto, le sedi periferiche di San Stino, San Michele al Tagliamento ed Eraclea, che perderanno il servizio di anagrafe sanitaria e vedranno una rimodulazione degli orari di apertura, con soli due giorni a settimana. Per l’Asl 10 la riorganizzazione porterà a un complessivo potenziamento delle attività. Ma non la pensano così cittadini e istituzioni delle tre realtà coinvolte, già sul piede di guerra. I disagi maggiori si annunciano per gli anziani, che hanno difficoltà a spostarsi con i mezzi propri, ma dovranno raggiungere i centri maggiori.

Le novità. A partire da domani l’attività di anagrafe sanitaria sarà concentrata solo nelle sedi principali di San Donà, Portogruaro, Jesolo e Caorle. Così facendo, per l’Asl 10, si potrà usufruire di un orario più flessibile, accedendo al servizi anche il pomeriggio dalle 15 alle 18, il martedì a San Donà e il giovedì a Portogruaro, dove sarà aggiunto uno sportello. Dal 10 ottobre è prevista l’apertura anche il sabato mattina. Nelle sedi decentrate i servizi di prenotazione e di pagamento dei ticket, ovvero Cup e Cassa, saranno possibili solo due giorni a settimana, con orario 8.30-12.30. Nel dettaglio, il lunedì e il mercoledì sarà aperto il distretto di San Michele, il martedì e il giovedì a Eraclea, il martedì e il venerdì a San Stino, dove sarà garantita anche la consegna dei referti di laboratorio. «L’organizzazione, già illustrata in conferenza dei sindaci, è volta a migliorare il servizio all’utenza, rimodulando gli orari di Cup e Cassa e l’attività di anagrafe sanitaria», assicura il direttore generale dell’Asl 10, Carlo Bramezza, «ovviamente l’attività verrà monitorata durante la fase di avvio e saranno effettuati correttivi, qualora necessari a migliorare il servizio».

Comuni in rivolta. Ma le rassicurazioni di Bramezza non convincono affatto abitanti e istituzioni delle tre località. A Eraclea sono state raccolte migliaia di firme tra i residenti e il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per dire no alla riduzione dei servizi e delle prestazioni nella sede periferica del paese. E’ rivolta a San Stino. C’è preoccupazione pure a San Michele. «In questo momento per noi è difficile capire gli effetti di questo provvedimento, visto che siamo in piena stagione turistica», spiega il sindaco Pasqualino Codognotto, «scriveremo una lettera al direttore Bramezza in cui spiegheremo che vogliamo capire cosa accadrà da settembre. Anche noi siamo preoccupati per questa situazione, ci siamo già confrontati con gli altri sindaci e non ci va bene tagliare servizi. Comprendiamo che c’è una forma di razionalizzazione complessiva, ma intendiamo verificarne gli effetti da settembre e altrimenti dovremo riconsiderare le scelte».

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