Distacco di placenta, donna salvata in extremis

Distacco di placenta, salvata una donna e il suo bambino. Una signora di 30 anni, residente nel Sandonatese, si è sentita male la scorsa notte. Ormai vicina al parto, aveva manifestato dei problemi alle vie urinarie e così si è recata al Pronto soccorso. Nel frattempo si è verificato un distacco di placenta che ha messo in pericolo lei e il piccolo. L’equipe dei vari medici è intervenuta d’urgenza e l’ha salvata. La donna ha scritto anche una lettera di ringraziamento al reparto di ostetricia dell’ospedale di San Donà, dove è stata salvata alla trentottesima settimana di gravidanza. Era giunta in reparto per un problema apparentemente non grave, ma durante i controlli è avvenuto il distacco di placenta. Il direttore facente funzioni della Ostetricia e Ginecologia l’ha subito presa in carico: «Durante i controlli la donna ha avuto il distacco e un’importante emorragia», spiega l’esperto dottor Mario Marando, «è stata subito sottoposta al taglio cesareo per salvare il figlio. Nella fase post operatoria ho tuttavia riscontrato che soffriva di una malattia del sangue. Dopo aver tentato varie terapie è stato deciso che l’unica soluzione per arrestare l’emorragia, e per salvarle la vita era l’intervento di isterectomia, cioè l’asportazione dell’utero». L’intervento ha risolto in parte il problema, anche se la donna aveva piccole perdite ematiche. L’equipe del dottor Marando, affiancato da una equipe di anestesisti del dottor Fabio Toffoletto, ha eseguito un secondo intervento chirurgico risolutivo. I due primari hanno disposto trasferimento al reparto di rianimazione di Mestre.
«La signora e il piccolo stanno bene», dice il direttore dell’Usl 4, Carlo Bramezza, «Ai ringraziamenti della neomamma aggiungo anche i miei personali al dottor Marando, al dottor Toffoletto e a tutto il personale». —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia