Dissequestrata la terrazza dell’Aldebaran

Jesolo. Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso: «Provvedimento illegittimo e sproporzionato»
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - HOTEL ALDEBARAN
DE POLO - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - HOTEL ALDEBARAN

JESOLO. Dissequestro lampo per la terrazza dell’hotel Aldebaran al lido di Jesolo, a una settimana dalla chiusura in forza di un provvedimento del Tribunale di Venezia. I sigilli erano arrivati nottetempo a chiudere la terrazza con tanto di palco per l’esibizione dei musicisti, punto di incontro in questo tratto a ovest del lido. Il legale dei titolari, l’avvocato Daniel Polo Pardise, aveva presentato regolare istanza al Tribunale del Riesame all’indomani del sequestro. E ieri è giunta la risposta del Riesame che ha considerato l’iniziale sequestro “illegittimo e sproporzionato rispetto alla finalità della misura cautelare”. Restano invece ancora sotto sequestro gli strumenti musicali in ordine ai quali verrà presentata una separata richiesta di dissequestro da parte dei proprietari, ovvero i musicisti.

A stagione ormai terminata, si chiude questo capitolo che aveva riaperto il dibattito sulla musica e i rumori nei locali, sollevando molte critiche, ma anche elogi da parte di chi vuole ridimensionare i rumori e la musica nei locali lungo la passeggiata pedonale. La terrazza dell’hotel, che si trova poco distante da piazza Nember, era stata al centro delle polemiche, bersaglio degli esposti di altri esercizi e forse anche di residenti disturbati dalla musica considerata troppo alta, a dispetto di un parterre sempre affollato di ospiti e tanto folklore. I titolari avevano evidenziato che le misurazioni e perizie erano state effettuate senza la loro presenza, che potevano essere state inquinate dei rumori di altri intrattenimenti in piazza Nember. che nulla avevano a che fare con la musica nella terrazza.

Nessun commento da parte dei titolari, che hanno preso atto del dissequestro, quando ormai la stagione estiva sta volgendo comunque al termine e anche le serate non sono più così affollate. (g.ca.)

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