Dissenteria, in ospedale 24 baby rugbisti
JESOLO. Un improvviso attacco di dissenteria ha impedito ieri la partecipazione al Trofeo Topolino Rugby “Città di Treviso” per 24 dei cento baby rugbisti delle formazioni under 12 e under 14 provenienti da Cernusco sul Naviglio nel Milanese. Ad accusare gli stessi sintomi anche sei adulti che erano con loro. Le cause dell’accaduto sono ancora da chiarire ma potrebbe essersi trattato di un’intossicazione alimentare.
I giovani sportivi, dagli 8 ai 14 anni, si sono senititi male ieri mattina durante il viaggio da Jesolo dove erano alloggiati e dove avevano cenato venerdì sera per raggiungere il campo sportivo di Treviso. Il pulmino che li accompagnava è stato costretto a una deviazione al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello di Treviso. «Si sono presentate, spontaneamente, 30 persone che accusavano lievi sintomi gastrointestinali. Di loro, 24 erano bambini e giovani giunti in città per il Trofeo Topolino di Rugby, le altre sei persone erano accompagnatori o genitori. Tutti provenivano dalla Lombardia e avevano pernottato a Jesolo», fa sapere la direzione sanitaria dell’Usl 9. I piccoli pazienti sono stati immediatamente visitati nel reparto di Pediatria, genitori e allenatori sono stati invece assistiti dal personale sanitario dell’ospedale.
Sulle loro condizioni di salute, l’Usl 9 conferma che «non è stata riscontrata alcuna patologia di rilievo, tanto che non si è resa necessaria nessuna permanenza in osservazione né tantomeno ricoveri». Il team era partito da Milano venerdì pomeriggio e quella stessa sera aveva cenato all’hotel Jalisco di Jesolo, dove alloggiava. Il menu servito dall’albergo era a base di lasagne, bocconcini di pollo impanati, patatine fritte, insalata e gelato. Una parte della squadra avrebbe accusato i primi dolori allo stomaco già nella nottata. Per un gruppo di sportivi la situazione è peggiorata invece al mattino, poco prima di partecipare alla competizione sportiva e forse, dopo aver ingerito altro cibo a colazione. Poco dopo sono cominciati gli attacchi di dissenteria. Impossibile affrontare la partita in quelle condizioni.
Della vicenda sono stati informati i Carabinieri e il dipartimento di prevenzione dell’Usl 10, competente per il territorio di Jesolo. Le analisi sono in corso. Per il momento tutte le ipotesi restano plausibili. Potrebbe essersi trattato di una lieve intossicazione alimentare, legata a qualche alimento consumato nell’hotel jesolano, così come potrebbe essere stata una forma di virosi intestinale a scatenare l’indisposizione collettiva.
«Gestiamo questo hotel da 29 anni e non abbiamo mai avuto problemi, siamo quindi sereni e fiduciosi», ha commentato il direttore dell’hotel Jalisco di via Gorizia, Domenico Antonio Scarfò, «hanno mangiato lasagne, come noi e tutto il personale, poi bocconcini di pollo, patatine e verdura infine il gelato come dessert. Infine, dopo la cena sono tutti andati a passeggiare in spiaggia e bisogna dire che faceva abbastanza freddo».
Valentina Calzavara
Giovanni Cagnassi
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