Disinfestazione anti-Zika a Marghera
Oggi l’intervento in via dell’Ongaro dopo il caso di contagio di un residente. Bettin: «La Municipalità non è stata avvisata»
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Marghera, via Dall'ongaro/ Zona che verrà disinfettata dal virus Zika
Dalle 5 di questa mattina gli operatori di Veritas saranno al lavoro per l’intervento di disinfestazione preventiva anti-Zika in un raggio di 200 metri attorno a via dell’Ongaro a Marghera. Una decisione presa dalla Usl 3 a seguito del contagio, avvenuto, però ai tropici, di un uomo che abita in quella strada e che si sta riprendendo dai postumi del contagio.
Al rientro dal viaggio è stato già seguito dai medici che hanno individuato il virus, ma per precauzione l’Ufficio Igiene ha chiesto al Comune di intervenire per eliminare eventuali insetti che possano aver punto l’uomo negli ultimi giorni, e quindi a loro volta essere diventati portatori del virus Zika. Due squadre di Veritas, composte da altrettante persone più il loro responsabile, saranno accompagnate quest’oggi da agenti di Polizia municipale per disinfestare tra le 5 e le 7.30 le aree verdi tra le vie Cosenz e Rossarol, sfruttando il passaggio a quell’ora di meno persone, dovendo spargere prodotti per nebulizzazione.
Quindi passeranno casa per casa, in tutto alcune decine di edifici della zona nel raggio di 200 metri, per ripetere la stessa operazione nei giardini e, in caso di tombini, gettarvi le apposite pastiglie contro le zanzare delle specie Aedes. Ieri pomeriggio, nella zona, non vi erano cartelli o avvisi in merito a tale operazione, con i residenti perplessi e preoccupati, mentre il presidente municipale Gianfranco Bettin non è andato per il sottile. «Sappiamo – ha detto – che la persona sta bene, ma forse si poteva coinvolgere meglio chi opera sul territorio interessato, non scoprirlo all’ultimo momento. Serviva un avviso pubblico, invece ho ricevuto l’ordinanza solo a cose già fatte. La gente non sa come comportarsi, ci stanno chiamando in tantissimi in Municipalità, e non sa cosa significhi questa situazione e quali rischi possa comportare». Una vicenda che ricorda quella dell’insegnante di una scuola di Zelarino, colpita da Tbc nei mesi scorsi. Chi abita o lavora nei paraggi di via dell’Ongaro, dove risiede la persona che si era ammalata ma che ora sta bene, c’è comunque preoccupazione. «Certo ,si potevano fare le cose meglio – dice la signora Giorgia – non facciamo però allarmismi visto che non ne abbiamo bisogno, ma domando: gli avvisi della disinfestazione dove sono?».
«Nelle ultime ore avevo visto passare i vigili, ma non sapevo il perché, però la gente ha diritto di sapere le cose – aggiunge Luigi Rigon – . Non c’è panico perché ormai di certi problemi si è consapevoli, ma l’informazione è importante, e qui nessuno ce l’ha con chi si è ammalato». Donatella Lacchin dal suo bar assicura: «Ho sentito dei clienti che ne discutevano, erano preoccupati. Giusto fare prevenzione comunque». Infine Monica Mendimi commenta: «Io sono anche allergica alle punture di zanzare ed importante dirle le cose, a prescindere, perché alla fine ci si preoccupa».
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