Disagi a piazzale Cialdini: «Un percorso a ostacoli»

Tecnici subito al lavoro ieri mattina per mettere a posto la cartellonistica. «Cambiare tram non è agevole». Boraso: «Serve la pensilina in via Colombo»

MESTRE Piazzale Cialdini sorvegliato speciale nel secondo giorno di messa in esercizio. L’hub di Mestre non viene perso di vista dal personale Actv-Avm, anche ieri in prima linea. I disagi, però, permangono. Tra questi c’è l’attraversamento della strada per portarsi dalla fermata Cialdini, a quella di via Colombo, per dirigersi verso Marghera e cambiare tram. La gente passa in mezzo alla rotaia rasentando i mezzi. C’è chi ha il bastone, chi è in carrozzina, chi si accompagna col deambulatore. Tra il garage e il passaggio pedonale c’è un dislivello che dovrà essere eliminato, fotografato anche dai vigili, mentre verranno posizionati dei new jersey di plastica per evitare di finire in mezzo alla strada. Nel frattempo ieri mattina, sono stati installati dei cartelloni provvisori con le direzioni, appesi nei punti strategici dal personale assieme a Paolo Dalle Carbonare, direttore del Servizio automobilistico, sul posto per controllare. I cartelli una volta installati, hanno subito attirato l’attenzione dei passeggeri, che non appena smontano dal tram, battono la spalla al primo che capita sotto tiro per sapere da che parte devono dirigersi. Alle 11 erano già finiti i depliant con le spiegazioni delle linee, andati a ruba.

E poi ci sono gli archetti che dividono la banchina dalla sede stradale, pericolanti. Su alcuni basta appoggiarsi per perdere l’equilibrio. Un secondo disagio, riguarda le coincidenze alla fermata di via Colombo tra le direzioni Marghera e Favaro, che devono essere in qualche caso rimodulate: più di qualcuno si è trovato dentro un tram con le porte chiuse, che però non partiva. Il direttore del servizio automobilistico si dice soddisfatto: «I vigili stanno garantendo una buona presenza, il bilancio finora è positivo nonostante problemini che non derivano dalla gestione del servizio. Per ora il sistema nel suo insieme funziona e i ritardi sono contenuti, stiamo valutando gli orari di arrivo e partenza da Venezia». C’è poi la questione pensilina in via Colombo: «L’idea di realizzarla c’è», spiega l’assessore alla mobilità, Renato Boraso, «ma l’accordo con il codominio non è di facile risoluzione: io sono arrivato a luglio e non so cosa sia stato fatto in questi due anni. Si lavora per un accordo, ma la pensilina oscura la visuale delle attività commerciali al piano terra, inoltre ci sono rapporti difficili con i condomini perché non si può fare l’intervento di risanamento del piazzale e perché abbiamo tolto i posti auto». Boraso però, ha un asso nella manica. «Sto facendo un progetto per recuperare i posti, che potrebbero saltar fuori all’ex Manuzio, che non è stata ancora venduta: se fosse possibile risolveremmo i problemi dei residenti, di Cialdini e del Policlinico». Boraso sta cercando di dare soluzione anche alla questione parcheggi di via Brenta Vecchia, che si perdono con l’M9 (i residenti sono infuriati), e di via Bissolati, con il parcheggio chiuso. «Siamo in guerra», aggiunge, «sono sempre più stupito di ciò che non si è fatto e dei colli di bottiglia con i quali ci si strozza». Una nota sulla mancanza della fermata “Panorama”: «Chi vuole fare pubblicità deve contattare Vela e gli uffici commerciali, anche in questo caso, non comprendo come fino ad oggi a nessuno fosse venuto in mente».

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