Dirigenza scolastica rivoluzionata
Tempo di cambi al vertice per gli istituti comprensivi sandonatesi. Mancano ormai pochi giorni all’avvio dell’anno scolastico e si respira già aria di novità. Di solito tra la fine di agosto e l’inizio di settembre si registra grande attesa per la pubblicazione della composizione delle classi prime di elementari e medie, con la conseguente curiosità circa le sezioni e i docenti che capiteranno in sorte agli alunni. Ma quest’anno tra i genitori dei ragazzi iscritti a primarie e secondarie l’argomento del giorno è il nuovo assetto dirigenziale.
I tre istituti scolastici cittadini, infatti, sono accomunati dalla contemporanea uscita di scena dei loro storici dirigenti. L’Istituto Ippolito Nievo - che comprende la scuola dell’infanzia Calvino, le primarie Leonardo da Vinci, Trentin e XIII Martiri e la secondaria di 1° grado Ippolito Nievo - saluta Morena Causin, che va in pensione e lascia il posto a Nando di Legami, che finora aveva ricoperto lo stesso ruolo presso l’Istituto Toti di Musile.
Per gli altri due istituti, invece, la successione è meno lineare e risente dei problemi della scuola italiana. Poiché i nominativi nella lista dei dirigenti sono esauriti, pur lasciando l’Istituto Romolo Onor per un nuovo incarico all’Istituto Tecnico Alberti, Vincenzo Sabellico mantiene la reggenza della Onor per il 2014/2015. Oltre all’omonima scuola secondaria di 1° grado, questo istituto comprende le primarie Marco Polo, Fermi e Forte ’48 e la scuola dell’infanzia Nievo.
Sarà una reggenza senza continuità, invece, quella dell’Istituto Lucia Schiavinato – che comprende tre scuole dell’infanzia (Rodari-Caducci, Rodari e Collodi), due primarie (Marco Polo, Carducci) e la secondaria di 1° grado Schiavinato - dove Anna Maria Babbo va in pensione e viene sostituita da un’altra reggente, Giancarla Marin, che attualmente dirige l’Istituto Comprensivo De Amicis di Eraclea.
Molti genitori temono che il doppio incarico possa penalizzare gli istituti. «Un reggente deve gestire l’ordinario», rassicura Vincenzo Sabellico, «nel mio caso sarò agevolato dal fatto che, dopo molti anni all’Istituto Onor, conosco già tutti i collaboratori e i docenti». Di fatto sono molte a livello nazionale le scuole in questa situazione e solo un nuovo concorso potrebbe sbloccare la situazione. «Se ne parla da tempo, ma bisogna trovare la copertura economica», continua Sabellico, «al Nord la situazione è peggiore, perché in passato sono stati ammessi meno nominativi in graduatori. E lo dico io che vengo dal Sud».
Alessia Pavan
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