Dipendenza da alcol, boom di giovanissime al Serd dell’Usl 3

Negli ultimi quattro anni si è passati dal 12 al 25% di nuovi casi di donne under 30. Sempre più spesso i giovani presentano anche problemi di droga

Maria Ducoli
Alcuni giovani che brindano
Alcuni giovani che brindano

Sempre più donne e sempre più piccole, le utenti che si rivolgono al Serd, il servizio di recupero per le dipendenze dell’Usl 3, per problemi di alcolismo. Un trend, questo, che rispecchia l’andamento nazionale, in cui sempre più giovani vengono divorati ogni notte da un consumo di alcol in età sempre più precoce.

I numeri

Nell’ultimo anno, infatti, sono state prese in carico 250 donne per Disturbo da uso di alcol, che vanno ad aggiungersi ai 692 uomini seguiti. Se l’aumento delle donne è lento e progressivo nel tempo, tanto che in quattro anni si è passati da 454 a 491 utenti di sesso femminile, l’età è scesa molto più velocemente: in quattro anni si è passati da un 12% a un 25% di nuovi casi di ragazze ventenni e trentenni che afferiscono al Serd per problemi di abuso di alcol.

E i nuovi accessi delle minorenni tra i 15 e i 17 anni, per la stessa problematica, stanno raggiungendo quelli dei coetanei maschi. Non solo, stanno aumentando anche i giovani che, oltre all’alcol, hanno una dipendenza anche da sostanze stupefacenti, in totale 225.

L’abuso tra i minori

«L’abuso di alcol interferisce con il neurosviluppo» spiega Laura Suardi, responsabile del Serd di Mirano e Dolo, «la maturazione del cervello si ha tra i 21 e i 24 anni, perciò una dipendenza comporta veri e propri danni rispetto ai meccanismi di crescita neuronale» aggiunge, sottolineando che, spesso, i giovanissimi vedono nell’alcol la soluzione ai problemi legati all’adolescenza. Non solo, il 60% dei giovani che entrano al Serd, spesso ha un disturbo psichiatrico.

Fare rete tra specialisti

«Il Dipartimento per le dipendenze e tutta la Rete alcologica territoriale ritiene prioritario aumentare la conoscenza dei rischi conseguenti all’uso di alcol nella fase preconcezionale, prenatale, perinatale e durante l’allattamento, con particolare attenzione ai primi mille giorni di vita» dice il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Usl 3 Alessandro Pani, sottolineando l’importanza di fare rete.

La prevenzione a scuola

L’Usl 3 non è impegnata solo nella formazione degli specialisti, ma entra anche nelle classi delle scuole superiori per fare formazione.

Insieme al Rotary, al liceo Marco Foscarini è stato avviato un progetto che ha visto in prima battuta gli studenti, formati dagli specialisti del Serd, in modo da essere dei tutor per i compagni più giovani, andando nelle classi a fare prevenzione rispetto all’abuso di sostanze stupefacenti e alcol. In un secondo momento, sono stati organizzati degli incontri ad hoc per i genitori, in modo da dare loro gli strumenti per intervenire.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia