Dipendente dell’Agenzia entrate rapinatore alla Coop di Spinea
SPINEA. Sorpreso a rubare alla Coop di Spinea nel pomeriggio di San Silvestro è stato prima bloccato dalla sicurezza privata, quindi portato in caserma dai carabinieri che poi l’hanno denunciato. Protagonista del furto questa volta non è un disoccupato o uno sbandato ma un 57enne di Mirano dipendente all’Agenzia delle Entrate, recidivo nel rovistare qua e là tra frigoriferi e scaffali.
Per giunta, in tasca avrebbe avuto i soldi necessari, avanzandone, per pagare la merce di cui si era appena impossessato. Sono le 17.45 di martedì quando tra i corridoi del supermercato di via della Costituzione si aggira l’uomo, O.Z., non sposato e residente con la mamma anziana e malata.
Ci sono altri clienti a quell’ora, tutti intenti a fare gli ultimi acquisti prima della notte più lunga dell’anno. La vigilanza, però, capisce che quel signore non è un cliente come un altro e si accorge che si sta impossessando della merce, cercando di nasconderla. A quel punto l’addetto alla sicurezza interviene ma O.Z. non ne vuole sapere di mollare l’osso e cerca di fuggire. Il ladro si ribella, cerca di divincolarsi e scaraventa l’agente di sorveglianza contro la vetrata. Ne nasce una colluttazione con lì vicino gli altri clienti, attoniti per quanto stavano vedendo. Sembra fatta per O.Z. ma dall’altra parte c’è un uomo esperto in arti marziali che si rialza e lo ferma, impedendogli di scappare.
Intanto, subito dopo, intervengono i militari di Spinea che lo fermano e lo denunciano con l’accusa di rapina impropria. Portato in caserma, si scopre chi è O.Z., fino a due giorni fa con la pedina penale pulita. Addosso aveva prodotti alimentari per un valore stimato tra i 100 e i 150 euro, forse da consumare la stessa sera, oltre a 200 euro, suoi, in contanti, buoni per pagare e avanzarne almeno 50 di euro. Agli inquirenti ha detto di aver agito in un momento di confusione mentale ma poi si viene a sapere che già in passato aveva cercato di rubare nello stesso supermercato ma, d’accordo con il direttore, aveva poi pagato i prodotti che cercava di portarsi fuori, riuscendo a cavarsela.
Un cleptomane, insomma, che non aveva nulla a che fare con la crisi o con la necessità di mettere qualcosa a tavola per il cenone di fine anno. Anzi, si scopre che ha pure un lavoro fisso all’Agenzia delle Entrate e i soldi a fine mese gli arrivano senza problemi. Essendo incensurato, il giudice ha deciso di denunciarlo a piede libero. Ma la prossima volta, il suo destino potrebbe essere diverso.
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