«Dimettiti», «Fallito» Lega, volano gli stracci
DOLO. Romea Commerciale: volano gli stracci fra i sindaci della Lega Nord in Riviera del Brenta e nel centrodestra è il caos. Il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato è durissimo e invita la collega di partito, il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo, a dimettersi. Il motivo del caos è la mozione presentata dalla Lega Nord in Consiglio provinciale per portare l’innesto a Crea di Spinea. Mozione bocciata con 22 voti contro (Pd, Forza Italia, Ncd e Gruppo Misto) e 5 a favore.
«Se la Romea commerciale arriverà a Dolo e sarà innestata a Roncoduro – dice –Zecchinato - la colpa è soprattutto del sindaco di Dolo Maddalena Gottardo, che ha prima avallato il tracciato verso Crea di Spinea con i tecnici del comitato “ No Romea in Dolo”, e poi si è sfilata abbracciando le posizioni estremiste del sindaco grillino di Mira e di Opzione Zero. Questi puntano a sopprimere dell’opera, che però è già passata al Cipe». Zecchinato invita la Gottardo a dimettersi: «La Gottardo sputa sul piatto dove ha mangiato cioè quello della Lega Nord di cui ancora ufficialmente fa parte. Se critica il partito con il quale è stata eletta dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi».
Il sindaco di Dolo però a dimettersi non ci pensa. «Non sono una ingrata – dice la Gottardo- dalla Lega Nord non ho avito alcun favore ma solo problemi in questi ultimi anni. Sono stata eletta dai cittadini di Dolo e a dimettermi non ci penso visto che regalerei al comune un anno di commissariamento inutile visto che il prossimo si vota, e di questo il paese non ha bisogno. Non ho fallimenti personali da riconvertire in politica. Zecchinato sembra agire su mandato per crearmi difficoltà, ma la mozione della Lega in provincia era una ipotesi progettuale priva di valore. La Romea Commerciale può essere fermata con la derubricazione».
Critiche alla Lega arrivano anche dall’alleato consigliere provinciale di Forza Italia, Riccardo Tosello, che l’autostrada la vuole a tutti i costi: «Purtroppo – dice - gli intenti sono lodevoli ma le azioni di forzatura per suggerire percorsi alternativi della Romea, portando ragioni di tecnici esterni, rendono vane tutte le argomentazioni. Il progetto preliminare dell’autostrada Mestre-Orte è già stato adottato dal Cipe, e tornare indietro per ulteriori esami cambierebbe il crono programma d’attuazione spostando di diversi anni la data di avvio dei lavori, mentre è nostro obiettivo che l’autostrada sia conclusa il prima possibile».
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