Digiuno a catena per salvare il Cansiglio
VENEZIA. Un digiuno a catena da Venezia al Cansiglio per salvare il patrimonio storico e naturalistico tra Veneto e Friuli. Sabato 9 settembre, dalle 10 del mattino, a Venezia in Campo san Tomà (nei pressi della sede della Giunta Regionale) inizio del digiuno con Michele Boato, storico ambientalista mestrino ed ex consigliere regionale.
Il digiuno prosegue a staffetta, annuncia Boato, in Pian Cansiglio, area S.Osvaldo fino a domenica 17 settembre quando a Pian del Cansiglio si terrà una festa con escursioni ai grandi alberi, musica davanti Casa Vallorch. Tutti, spiegano i manifestanti, sono invitati a partecipare al digiuno (per uno o due giorni al massimo a persona) e poi alla festa. Obiettivo della mobilitazione "il salvataggio in extremis di questo grande patrimonio storico e naturalistico, visto che proprio in settembre partirà il quarto ed ultimo bando per la vendita dell'ex albergo San Marco che, in caso di assenza di acquirenti, permetterà alla regione di procedere a trattativa privata o addirittura alla cessione non onerosa purchè chi accetta la proprietà si impegni a rimettere in piedi l’albergo ristrutturandolo", spiega un comunicato. "Noi non siamo d’accordo, lo abbiamo sempre detto, piuttosto che vendere solo per avere un albergo in più, ma con un costo ambientale altissimo oltre che una perdita storica e culturale, è meglio demolire e fare sparire ogni traccia del rudere attuale e ricreare al suo posto uno spazio verde". Ecco perché, dicono Boato e gli altri manifestanti, "Il Cansiglio è nuovamente in forte pericolo, purtroppo questo accade periodicamente ed il nostro non è un allarmismo infondato".
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