Diffamò la giunta 4 mesi a Compagno

DOLO. L’ex sindaco di Fossò Luciano Compagno (nella foto) è stato condannato a quattro mesi di reclusione con pena sospesa per diffamazione a mezzo stampa. Inoltre il giudice del tribunale monocratico di Dolo, Nicoletta Stefanutti, dopo quattro ore di dibattimento ha stabilito un risarcimento di 1.800 euro all’ex assessore Antonio Mazzetto e al figlio di questo, Marco, inoltre la pena accessoria di 2.000 euro e 2.700euro di spese legali. Compagno è stato assolto invece dall’imputazione di diffamazione a mezzo stampa per un altro fatto avvenuto nel maggio 2007 e dall’accusa di ingiuria aggravata per un episodio avvenuto in un Consiglio comunale dello stesso anno.
Dopo il rinvio del processo ottenuto lunedì scorso dall’avvocato difensore Stefano Marrone per legittimo impedimento in quanto Compagno risultava candidato, alla Camera per l’Udc, ieri l’ex sindaco è stato condannato. A querelarlo un altro ex sindaco di Fossò: Guido Carraro e altri dieci (Antonio Mazzetto, Marco Mazzetto, Paolo Carraro, Daniele Galesso, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon, Devi Fincato, Francesco Nassuato e Manuel Montin) costituiti con l’avvocato Federica Doni di Padova, che aveva chiesto circa 450mila euro di risarcimento. Il giudice ha respinto la richiesta complessiva condannando Compagno solo per le solo per la diffamazione ai Mazzetto. La vicenda risale al 2007 quando Luciano Compagno in un volantino accusò la giunta Carraro di “favoritismo” in merito all’appalto per la progettazione del nuovo municipio di Fossò. Al centro della polemica l’incarico da 500mila euro affidato ad Alessandro Lazzari dello studio “3ndy” di Fossò del quale fa parte anche Marco Mazzetto, figlio dell’ex assessore Antonio dimessosi poco prima che l’incarico venisse assegnato ma rimasto comunque consigliere di maggioranza. Compagno aveva inoltre distribuito un foglio con le accuse e la giunta Carraro l’aveva querelato. Compagno ha annunciato che ricorrerà in appello.
Davide Massaro
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