Dieci milioni al Comune dal rincaro ticket di Actv

Prorogati fino al 2019 gli incassi tutti a favore di Ca’ Farsetti degli aumenti di biglietti e abbonamenti decisi a luglio dal commissario Zappalorto
Vaporetti dell Azienda Comunale Trasporti Venezia fermi all'attracco, lungo riva degli Schiavoni all'Arsenale, per lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici, indetto oggi 22 luglio 2011. ANSA/ANDREA MEROLA
Vaporetti dell Azienda Comunale Trasporti Venezia fermi all'attracco, lungo riva degli Schiavoni all'Arsenale, per lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici, indetto oggi 22 luglio 2011. ANSA/ANDREA MEROLA

Dieci milioni “freschi” da Actv al Comune per tenere in equilibrio il bilancio 2016. L’Ente di Bacino del trasporto pubblico - di cui fanno parte Luigi Brignaro come sindaco metropolitano, l’assessore alla Mobilità Renato Boraso per il Comune di Venezia e il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - ha deciso in questi giorni di prorogare fino al 2019 la decisione presa a giugno dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto di riservare alle sole casse comunali gli aumenti tariffari sulle linee di trasporto pubblico scattati dal primo luglio.

Una misura presa per chiudere in pareggio il bilancio di previsione 2015 lasciato in eredità alla Giunta Brugnaro e che ha fruttato circa 5 milioni di euro per la sola seconda parte dell’anno. Che vanno ora moltiplicati per due, per gli aumenti su base annua. Il biglietto singolo per i turisti sulle linee di navigazione, è passato da 7 euro a 7 euro e 50 centesimi.

Ma anche i veneziani non si sono salvati perché il costo del biglietto è salito da un euro e 30 a un euro e 50 centesimi. Compresi nell'aumento anche gli aumenti degli abbonamenti mensili che sono saliti da 31 a 35 euro, con un aumento di 4 euro, superiore al 10 per cento. Ma la vera maxistangata è quella legata agli abbonamenti mensili per le isole che sonmo passati dai 14 euro attuali addirittura a 21 euro, con un aumento superiore al 40 per cento.

Una manovra - che aveva visto la perplessità di Actv che teme di perdere passeggeri - che Zappalorto e l’allora direttore generale del Comune Marco Agostini avevano spiegato la anche con un miglioramento e un'unificazione dei sistemi tariffari, a cominciare da biglietto di corsa semplice. Ora però la nuova Giunta rende strutturale la manovra con entrate a favore del Comune, legata alla stipula con Avm - l’Azienda veneziana per la mobilità che controlla anche Actv - del nuovo contratto di servizio per il trasporto pubblico locale, che durerà fino al 2019. «Considerato che la situazione di sofferenza economico-fimanziaria in cui versa il Comune di Venezia - si legge nella delibera dell’Autorità di Bacino - non appare risolvibile nel breve-medio termine, permanendo intatte anche per i prossimi anni le ragioni che hanno necessitato la manovra tariffaria approvata» dal commissario straordinario. A lamentarsi erano stati anche i Comuni extraurbani toccati dalle linee Actv, perché gli aumenti decisi andavano a vantaggio solo di quello di Venezia. Ma sarà così anche per i prossimi anni. «Fatta salva la sostenibilità del risultato economici dei servizi - si legge ancora nella delibera - previsto dal budget aziendale che sarà approvato dall’assemblea dei soci di Avm spa». Bisogna vedere, insomma se Avm-Actv reggeranno la nuova «trasfusione» di incassi a favore del Comune.

Enrico Tantucci

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