Diciottenne investita sulla rampa la polizia chiama gli automobilisti

Marghera, filmati al setaccio per ricostruire l’incidente di venerdì sera all’ingresso della tangenziale Ipotesi suicidio: la giovane colpita da un’auto pirata o da un camion senza che l’autista si fosse accorto

Le telecamere hanno ripreso il viavai di mezzi ma non il momento in cui la diciottenne è stata investita e uccisa. Ieri mattina la polizia stradale di Venezia ha cominciato l’analisi dei filmati delle telecamere del circuito di sorveglianza della società concessionaria Cav per cercare di ricostruire la morte della giovane, avvenuta intorno alle 20 sulla rampa di immissione in tangenziale dalla rotatoria di Marghera, località Villabona, in direzione Padova. Ieri gli agenti della polizia stradali hanno sentito i genitori della ragazza.

La giovane non avrebbe lasciato messaggi o lettere ma l’ipotesi che prevale tra gli investigatori, al momento, è che quello della ragazza sia stato un gesto volontario. Dopo aver analizzato i filmati delle telecamere, gli agenti convocheranno in caserma gli automobilisti e i camionisti che sono transitati per la rampa nei minuti precedenti all’incidente, e che quindi potrebbero essere stati coinvolti nell’urto. Almeno che, nelle prossime ore, non ci sia qualcuno a farsi avanti. L’investitore, a bordo di un’auto, potrebbe essersi allontanato volontariamente, e in questo caso ci troveremmo di fronte a un pirata della strada. Ma potrebbe anche essere che chi ha colpito la ragazza, soprattutto nel caso in cui l’urto fosse avvenuto con un camion, non si sia accorto di nulla. La giovane, vestita di nero, era infatti di corporatura mingherlina. Tutto è avvenuto nell’arco di una decina di minuti. Alle 19.40 la polizia stradale ha infatti segnalato al Centro operativo di Cav - che presiede a tutta la tratta stradale di competenza, tangenziale e A4 - la presenza di un pedone in rotatoria Marghera.

Sul posto sono stati inviati subito due mezzi ausiliari della società concessionaria, per la verifica che però, dopo tre giri di rotatoria, ha dato esito negativo. Molti gli automobilisti che, telefonando alla stradale, avevano segnalato la ragazza che vagava nella rotatoria e che rischiava di essere investita.

In alcuni casi gli automobilisti sarebbero stati costretti anche a manovre azzardate per evitarla. Alle 19.51 la polizia stradale ha segnalato che la persona, una ragazza, aveva subito un incidente alla fine del ramo di svincolo verso le entrate di Mestre. E infine alle ore 20 è avvenuta la conferma del decesso per investimento dal personale sul posto. Cav ha inviato sul luogo ulteriori rinforzi per la gestione dell’evento e la segnalazione agli utenti in transito. Dell’investitore, come detto, non c’era traccia. La sua posizione giudiziaria dipenderà molto dal proseguo delle indagini, per cui la visione delle telecamere sarà fondamentale. All’automobilista - o al camionista - potrebbe essere contestati l’omissione di soccorso o, nel caso emergesse chiaramente l’allontanamento volontario e consapevole, anche l’omicidio stradale. Se gli automobilisti che hanno visto vagare la ragazza per la rotonda sono molti, pare che invece nessuno abbia assistito al momento dell’investimento, la cui dinamica quindi resta tutta da accertare. Domani il pubblico ministero Giorgio Gava deciderà se incaricare un medico legale per l’autopsia che, con l’analisi delle telecamere, potrebbe aiutare a ricostruire la dinamica dell’incidente.

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