Diciassettenne stuprata: decisivo il test del Dna

Il connazionale sospettato è rientrato in Germania dove ora verrà interrogato dalla polizia tedesca per dare la sua versione. Le indagini dei carabinieri
DE POLO - DINO TOMMASELLA - BIBIONE - IL MUSIC CLUB KOCO
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BIBIONE. Potrebbe arrivare nelle prossime ore la svolta definitiva nelle indagini sulla violenza sessuale, che si è consumata nella notte tra mercoledì e giovedì sulla spiaggia di Bibione.

Vittima dello stupro una ragazzina tedesca di 17 anni. Le indagini, subito avviate dai carabinieri di Bibione insieme ai colleghi del Comando provinciale di Venezia, hanno portato a individuare un connazionale della vittima, un giovane di 23 anni. Sulla vicenda la Procura di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta per violenza sessuale aggravata.

Per il momento, secondo quanto si è appreso, non sarebbero stati ancora presi provvedimenti formali nei confronti del giovane. Ma potrebbe essere solo una questione di ore. Nel frattempo il 23enne rimane fortemente indiziato di essere il presunto autore della violenza sessuale sulla 17enne tedesca.

A suo carico vi sarebbe la convergenza di tutta una serie di prove raccolte dai militari nella loro certosina indagine. I carabinieri non hanno trascurato nulla, raccogliendo testimonianze, immagini e documentazione degli accertamenti sanitari. Peraltro anche il fatto che il 23enne abbia lasciato subito Bibione, in tutta fretta, per far ritorno in Germania non sembra deporre a suo favore, anche se la famiglia del ragazzo aveva programmato il ritorno a casa al termine del soggiorno marino.

I carabinieri della stazione di Bibione, diretti dal maresciallo Raffaele Battipaglia, sono in stretto contatto con la polizia tedesca. Per chiudere le indagini potrebbero risultare decisivi gli esiti delle comparazioni sulle tracce biologiche e genetiche raccolte dagli inquirenti.

La 17enne tedesca e il 23enne suo connazionale si trovavano a Bibione per trascorrere un periodo di vacanza. Erano giunti nella località balneare separatamente. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due giovani si sono conosciuti per caso in un locale della zona, il Kocò. Il personale del locale ha collaborato attivamente con gli inquirenti nelle indagini. Sembra che intorno alle 3.30 del mattino, dopo una serata tra musica, divertimento e forse qualche drink di troppo, i due giovani si siano allontanati dal locale, dirigendosi verso la spiaggia nella zona di piazzale Zenith.

È qui che la ragazzina si è risvegliata seminuda sulle 5, rendendosi conto di quanto accaduto. La minorenne si è poi recata, assieme a un’amica, dai carabinieri di Bibione, sotto choc. La 17enne prima è stata accompagnata al pronto soccorso di via Maja e poi in ospedale a Portogruaro.

La perizia medica, alla fine, ha confermato l’abuso sessuale e da qui sono subito partite le indagini per rintracciare il presunto violentatore. —


 

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