Diciassettenne scomparso da casa
SAN DONÀ. Non è rientrato a casa giovedì sera e risulta ancora scomparso un 17enne di San Donà la cui famiglia ha già presentato una segnalazioni ai carabinieri della compagnia di via Carbonera. Nato a Roma, (L.M.), classe 2000, non è tornato a casa per cena come suo solito e la madre si è subito allarmata. Solitamente puntuale e preciso, difficilmente il ragazzo non rincasava la sera per riunirsi alla famiglia. Si tratta di uno studente di un istituto tecnico di Treviso, senza particolari problemi se non i soliti contrasti generazionali o legati al percorso di crescita, un po’ come tutti i ragazzi della sua età. I carabinieri della compagnia di San Donà e i vigili del fuoco di Mestre e San Donà hanno iniziato immediatamente le ricerche. La notizia della scomparsa del giovane è stata diramata a tutte le compagnie e stazioni, quindi alle altre forze di polizia anche oltre provincia.
Il giovane ha successivamente dato notizie di sé, ieri mattina, attraverso un sms inviato con il telefonino cellulare di un passante preso in prestito vicino alla stazione degli autobus di San Donà. “Tutto bene”, ha scritto alla mamma, “non ti preoccupare”. La donna, dalla sua abitazione, ha subito chiamato a quel numero che non conosceva e che non poteva essere quello del telefonino di suo figlio che infatti ha trovato a casa. Gli ha risposto un uomo di San Donà, informandola che un ragazzo glielo aveva chiesto in prestito vicino alla stazione dei bus per inviare un messaggio urgente alla famiglia. Ha confermato che stava bene e che non sembrava avere particolari problemi. Ieri sera, c’era stata qualche segnalazione di alcuni passanti, poi rivelatasi infondata. I carabinieri di San Donà, attorno alle 21.30, hanno confermato di non avere notizie del ragazzo.
Potrebbe rientrare a breve a casa, anche se al momento risulta ufficialmente scomparso e le ricerche proseguono mentre la famiglia è in forte apprensione e si chiede che cosa abbia causato questa decisione di allontanarsi da San Donà senza dire nulla. Il fatto che abbia lasciato il telefonino a casa dimostrerebbe la cautela nel non voler essere rintracciato attraverso i sofisticati sistemi di geolocalizzazione o intercettazioni varie. Le segnalazioni di scomparsa di ragazzi arrivano di continuo ai carabinieri, che invitano a non farsi cogliere dallo sconforto o paura perché statisticamente i ragazzi tornano a casa dopo un paio di giorni da quando si sono allontanati, quasi sempre per piccole fughe d’amore, brutti voti a scuola o litigi in famiglia.
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